Proseguono gli appuntamenti al Castello “La Grua -Talamanca” di Carini, a cura di “Sicily Evolution Events”, il progetto culturale che porta la firma di Filippo Lo Iacono e Stefania Chiavetta.
“Il giorno della memoria…per non dimenticare” è il titolo della mostra che accende i riflettori, attraverso le immagini, sui drammi della shoah e del terremoto del Belice.
Due immani tragedie, avvenute nel secolo scorso: ferite mai rimarginate sulle quali è necessario continuare a riflettere, affinchè il futuro possa essere diverso.
Perpetuare la memoria: questo l’obiettivo dell’evento che coniuga arte e impegno civile, già svoltosi con successo a Palermo nel giugno scorso, nella ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi alla Kalsa.
Dopo il vernissage, fissato per sabato 10 settembre alle 17:30, la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 16 del mese, con ingresso gratuito.
In occasione dell’inaugurazione dell’evento, condotto da Daniela Martino, sono previsti gli interventi degli attori Tommaso Gioietta e Alessandro Cassata, della cantante Ginevra Dolce e del musicista Gregorio Lo Iacono.
A rappresentare l’amministrazione comunale di Carini, invece, il vice sindaco Salvatore Badalamenti e l’assessore Valeria Gambino, rispettivamente titolari dei Beni culturali e del Turismo e dello Spettacolo.
Sarà presente, inoltre, lo scrittore Marcello Arcoleo.
Il progetto, realizzato da Salvo Quagliana in collaborazione con “Sicily Evolution Events” e Daniela Martino Event Manager, coinvolge diverse personalità e professionalità artistiche.
In qualità di fotografi, oltre allo stesso Salvo Quagliana, figurano Francesco Terranova ed Elena Di Blasi mentre, nel ruolo di attori e comparse, partecipano Alessandro Cassata, Tommaso Gioietta, Antonella Giotti, Andrea Montaperto, Dorotea Lo Castro, Deborah Pianelli, Stefy Elvira, Mimosa Dervishi, Loredana Cusimano, Eugenio Vivona, Antonella Montaperto, Gemma Agostino, Antonella Maria Bufalo, Gioacchino Sinagra, Sabrina Tevere, Giusy Bruno, Giuseppe Sprio e Marta & Nicole.
Riprese video-aeree a cura di Alberto Navarra.