Nasco a Oderzo in provincia di Treviso, ma poi mi sono trasferita definitivamente a Treviso dove son cresciuta per i miei primi 22 anni. Dopodiché, mi sono iscritta all’università e mi son trasferita a Padova, dove vivo col mio compagno. Insieme abbiamo creato la nostra attività, abbiamo delle stanze dove suoniamo: lui suona la batteria ed io canto, un connubio sentimentale e musicale in toto.
2) Il suo modus operandi tra lezione di canto e vocalità parte interiormente da un punto focale, possiamo sapere quale?
Il punto focale, da cui è scaturita questa mia passione è nato dalla mia enorme timidezza. All’età di 17 anni ero molto timida, quindi volevo sempre cantare per esprimermi senza remore, il mio sogno era far parte nel coro della chiesa, ma la mia timidezza mi faceva retrocedere in fondo. Tanto che gli insegnanti dicevano a mia madre: signora ma perché a sua figlia non fa studiare canto che è talentuosa? Da lì, mia madre sentendomi cantare sempre in casa, mi disse: “Adesso esci fuori e inizia il tuo percorso canoro di studio”. Il mio percorso di studio, lo iniziai con dei maestri con i quali mi trovavo bene, poi a un certo punto, incominciai ad avere problemi con la mia voce con dei noduli alle corde vocali. Quindi, gli stessi maestri mi dicevano che era colpa mia, che non sapevo aprire il diaframma ecc., dopodiché mi feci quasi sette mesi di silenzio assoluto. Dal canto mio, per non dimenticare le lezioni, seguivo in questi frangenti i miei compagni. Intanto, intrapresi gli studi universitari, e insieme a degli amici formammo una band. Dove mi sono accorta che la mia voce non era più la stessa, anche se partecipavamo a dei concorsi e li vincevamo, come band emergente, dove io componevo sia le melodie cantate che le parole, andavo come si suol dire a “manetta”, però dopo un po' mi abbandonava la voce diventando afona. Quindi, mi son fatta come si suol dire forza e coraggio e mi son fatta rivisitare dove mi hanno trovato dei noduli e cisti alle corde vocali, son rimasta afona per un determinato periodo. In seguito son andata da un luminare, il Professor Fussi, foniatra che ha curato anche Laura Pausini, e mi diceva con altri dottori che mi dovevo comunque operare. Da lì a poco è nata la mia decisione di seguire questa strada: della “metamedicina”, in primis per me, e poi dare un sostegno col mio insegnamento anche ad altre persone che soffrono di queste problematiche. Da questo mio percorso di vita, ho deciso di scrivere il mio libro, dove parlo del mio lungo itinere della malattia e della guarigione con il miglioramento attraverso questo cammino.
3) Se dovesse dare un appunto sulla sua voce, sul suo stile di canto, dove si collocherebbe nel genere musicale odierno?
Amo molto il soul, perché nel soul le voci ascoltandole non devono far prove di canto (tipo quelle degli anni addietro), perché erano già impostate su quelle tonalità calde e forti. Quindi mi identifico in questo genere musicale.
4) L’estate che arriva, voglia di essere un tutt’uno con il pubblico, qualcosa bolle in pentola?
Sicuramente mi vedrete e ascolterete in vari piani bar o similari, immersi tra la gente.
5) Le sue lezioni, come sono improntate a livello soggettivo o in gruppo?
Le mie lezioni sono di fatto soggettive, poiché ognuno dei miei clienti ha diversi vissuti da esplorare in seno alla patologia che lo attanaglia sia: psichico che fisico, dove si va a scandagliare i motivi di questi blocchi e riuscire a imparare attraverso vari esercizi, la via di guarigione con: l’alimentazione, yoga esercizi vocali ecc. per ritrovare il proprio benessere, poi sarebbe bello scoprirlo da vicino per constatare.
6) Metavoce fisiologica, in cosa consiste? Il metacanto fisiologico ce ne puoi parlare, poiché noi i comuni mortali non siamo eruditi in questa materia affascinante?
Questo percorso, che ho iniziato in Germania e che terminerà a breve, nel quale sono immersa da otto anni, mi ha dato l’input di riprogrammami, per vivere una vita diversa. Vita nuova, che ha innescato in me l’interesse di aiutare più persone con le mie stesse problematiche. Ogni sintomo è un messaggio, la disfonia, il naso che non riesce a respirare ecc., sono aspetti Pisco fisiologici, diversi aspetti da curare attraverso la voce, la respirazione perché non è detto, ma ci sono molte persone che non lo sanno e non respirano in modo adeguato, i punti focali che innescano energie producendo benessere generale, interrotte da varie patologie, come disfonie procurate: da corditi, noduli ecc. La metamedicina, implica un conoscersi attraverso questi punti, da sbloccare.
7) Ai nostri lettori cosa vuole lasciare come messaggio per essere seguita in questo cammino di conoscenza introspettiva con il respiro dell’anima?
“Tutto è possibile”, piccolo messaggio che implementa tutto!
Ufficio Stampa & Produzioni Mp di Salvo De Vita.