Referendum Giustizia Giusta: serve la voce forte dell’Avvocatura

Il prossimo 12 giugno i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per votare i “Referendum sulla Giustizia Giusta”: "è un’occasione imperdibile per l’Avvocatura per rendersi parte attiva di un cambiamento reale e non di mera facciata, mettendo un punto equilibrio nel sistema della giurisdizione"-sottolinea l'Avvocato Antonino La Lumia, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Presidente del Movimento Forense. Serve un’azione culturale che generi consapevolezza del voto, in un contesto generale che - nel silenzio di gran parte dei media - vede soltanto un elettore su quattro informato: il mondo forense ha la capacità di alimentare un vero dibattito sulla giustizia, come perimetro vitale di tutela dei diritti, dove il garantismo rappresenti la chiave di lettura. La riforma dell’ordinamento giudiziario, attualmente in fase di gestazione, non deve costituire un freno: anzi, proprio l’eccessiva timidezza di alcune previsioni normative - tra cui quelle del meccanismo elettorale del CSM, che non sembra poter risolvere la questione delle “correnti” - deve spingere a votare sì per tutti i 5 referendum, in modo da assicurare il necessario cambio di passo. Significativo, ai fini di un giusto processo, è il focus sulla separazione delle funzioni dei magistrati, che mira a interrompere, almeno sul piano della formazione e delle carriere, l’alternanza tra ruolo requirente e ruolo giudicante. Allo stesso modo, si deve porre un argine alla custodia cautelare, che - ancora prima di una condanna - si trasforma da strumento di emergenza in vera e propria forma anticipatoria della pena, in chiaro contrasto con il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza. Fondamentale è poi riconoscere il diritto di voto agli avvocati nei consigli giudiziari, superando il “diritto di tribuna”: una limitazione da rimuovere in un circuito decisionale che non può coinvolgere solo i magistrati. Sono tutte questioni che - al di là dei tecnicismi - affondano nella vita di tutti i cittadini, pesando sulla bilancia dei diritti: per questo, l’Avvocatura è oggi chiamata a una mobilitazione straordinaria e, in virtù della sua funzione sociale, ha il dovere di spiegare il senso e l’importanza dei referendum".

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