A far nascere la Biennale d'Arte fu un gruppo di intellettuali veneziani nel 1895con l'obiettivo di stimolare l'attività artistica e il mercato dell'arte, guadagnandosi fin da subito un ruolo di primissimo piano tra le rassegne d'arte di respiro internazionale promuovendo le nuove tendenze dell'arte contemporanea e, allo stesso tempo, proponendo secondo rinnovate prospettive opere e autori di ogni epoca. La Biennale ha contribuito e contribuisce a generare e sviluppare il "pluralismo di voci" che la caratterizza fin dalla sua nascita. Negli anni si è arricchita delle sezioni architettura, musica, teatro, danza e soprattutto cinema, con l'assegnazione del prestigioso Leone D'oro.
Curatrice dell'edizione 2022 è Cecilia Alemani, prima donna italiana a rivestire questa posizione, con l'obiettivo dichiarato "di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”. La rassegna sarà aperta al pubblico da sabato 23 aprile a domenica 27 novembre negli splendidi spazi dell’Arsenale e dei Giardini che, oltre al Padiglione Centrale, ospiteranno i 29 padiglioni di paesi stranieri, alcuni dei quali ideati e realizzati da celebri architetti. All’appuntamento prenderanno parte 213 artisti (dei quali 26 italiani) provenienti da 58 nazioni, e saranno 1.433 le opere esposte.
Tra i protagonisti di questa 59.ma edizione della Biennale di Venezia la pittrice Franca D'Alfonso, selezionata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini in occasione della Triennale di Roma e chiamata a Venezia dal curatore di una delle mostre tematiche, Daniele Radini Tedeschi, noto critico d'arte e scrittore.
"Si è trattato di un invito inaspettato ma che mi ha riempito di orgoglio e soddisfazione" dice l'artista "La partecipazione a questa manifestazione, sicuramente una delle più importanti al mondo, rappresenta l'ideale coronamento di una lunga carriera artistica e di una vita intera dedicata all'arte, cercando, parafrasando il grande maestro Mondrian, di dare "ordine e rigore alla realtà, lo stesso rigore di pensiero che deve guidare la vita”.
L'artista varesina presenta una sua importante creazione "Dedalo" realizzata a smalto su tela, tecnica che, afferma l'artista, è più adatta a tramettere il calore del colore e dell’emozione. L'opera è incentrata sulla composizione di campiture di colore che definiscono i piani e suggeriscono effetti di avanzamento e arretramento arricchendola di dinamismo e movimento, giocando con le forme geometriche, le luci e i colori nei toni neutri, più adatti a mettere in rilievo l’essenzialità strutturale della rappresentazione. L'opera è ospitatanella sezione Identity Collective, un gruppo eterogeneo di artisti costituitosi appositamente per questa occasione per approfondire, usando il linguaggio dell'arte, l'affascinante e particolarmente attuale tema “Unknown that does not terrify” (un'incognita che non spaventa), nella mostra presso il Padiglione Nazionale Grenada, "Giardino Bianco Art Space”.
L'astrazione geometrica di Franca D'Alfonso è frutto di un distacco dall'emotività per un recupero della razionalità restituendo ordine e rigore alla realtà. Lo stesso rigore di pensiero che guida l'artista in un lucido atto creativo che riconduce l'ispirazione alle sue forme essenziali secondo un utopico modello di purezza formale, in una sorta di sospensione temporale e di estraneazione dal contesto, totalmente immersi in una atmosfera sospesa che emana un senso quasi magico di onirico abbandono e offre uno sguardo disincantato sul mondo.
L’attenzione dell’artista è concentrata sulla forma, privilegiata rispetto al contenuto, in un processo di analisi visiva di estrema sintesi: immagini che esprimono concetti attraverso la combinazione di forme, colori e linee, che risultano strutturate, logiche e razionali e molto intense dal punto di vista espressivo ed emotivo. Un'opera francamente astratta, rappresentativa di forme e cromie che si combinano senza possibilità di comprenderne il significato, un insieme di linee e forme in cui le caratteristiche fondamentali sono la chiarezza e l’equilibrio in un processo di astrazione dalla realtà che gradualmente la semplifica, la distilla potremmo dire, fino ad assimilarla ad una espressione di concetti matematici puri. Un'operazione in cui l'artista magistralmente combina la perfezione razionale e l’armonia che solo le proporzioni matematiche possono dare, ricercando e ritrovando immagini del tutto nuove e diverse da quelle reali per esprimere il sentimento interiore che anima la sua ispirazione.
Franca D’Alfonso è nata a Pescara, vive e lavora a Varese. Le sue prime esperienze artistiche risalgono alla metà degli anni ’80, attualmente fa parte delle associazioni “Liberi Artisti della Provincia di Varese”, “Art Commission Events” di Genova, “Società Promotrice delle Belle Arti” di Torino e dell’Associazione, “Segreta Isola” di Como.
Ha frequentato i corsi di pittura dell’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como, ha frequentato inoltre, Studi di Artisti per la Pittura e la Scultura oltre a Studi di Tecniche Calcografiche. Dopo un periodo iniziale caratterizzato da uno stile prevalentemente figurativo, che utilizzava le tecniche tradizionali dell’olio, dell’acrilico e dell’acquerello, si è progressivamente avvicinata ad un’espressione pittorica astratta, mettendo in atto un processo di de-composizione della realtà che si esprime attraverso il cromatismo delle figure geometriche. Attualmente rappresenta prevalentemente elementi della natura in chiave Astratta / Geometrica con l’utilizzo di Smalti e Acrilici.
Doriam Battaglia, descrivendo l’opera di D’Alfonso, usa il termine “Sintetismo”, richiamando una delle correnti pittoriche del movimento Post-impressionista che – come lui stesso illustra – “deriva dall’intento di realizzare nelle opere la sintesi di tre caratteri fondamentali: l’aspetto esteriore degli oggetti naturali; i sentimenti che essi suscitano nell’artista; la purezza estetica delle linee, dei colori e delle forme.
Il Padiglione Nazionale Grenada è aperto al pubblico dal 23 aprile al 27 novembre 2022 presso Il Giardino Bianco – Art Space (via G.Garibaldi, Castello 1814, Venezia).