L’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi” ha organizzato una conferenza del suo Presidente, prof. Franco Tamassia, su L’Europa e l’Italia nel pensiero di Napoleone Bonaparte, che si terrà giovedì 21 aprile 2022 alle ore 17.00 presso la Sede della LIDU (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo), in piazza dell’Ara Coeli, 12
Nel 2021 ricorreva la morte di Napoleone I Bonaparte. L’Istituto celebra quest’anno il Grande europeo non avendo potuto farlo lo scorso anno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.
«La figura di Napoleone I Bonaparte – spiega il prof. Tamassia - ricopre un ruolo storico complesso che lo rende forse unico nella storia moderna. La sua opera e il suo pensiero, che spaziano in diversi settori: militare, politico, culturale, giuridico, economico e religioso, hanno lasciato un retaggio nelle vicende europee e italiane che ancora perdura.
L’Impero europeo di Napoleone, nonostante i suoi limiti (impostazione prevalentemente militare, familismo dinastico, egemonia francese, contraddittorietà rispetto alle radici rivoluzionarie) non costituisce un fallimento nel cammino per l’unità del Continente. L’ordinamento napoleonico è fondato su di una concezione amministrativa moderna che precorre i tempi sotto il profilo dell’efficacia e dell’efficienza, della certezza giuridica e della regolarità contabile che costruisce lo Stato in un tutto coerente dal centro alla periferia. Caduto Bonaparte il bonapartismo (depurato dell’autocrazia) gli sopravvive allorché, dal tentativo di unire l’Europa, sorgono, e non paradossalmente, le coscienze nazionali. L’opera politica di Napoleone agisce infatti come reattivo per l’emergere delle coscienze nazionali tedesca e italiana.
Il rapporto tra Napoleone e l’Italia è in un certo senso dialettico. Da un lato l’Italia viene conquistata, depredata e dominata. Da un altro lato gli Italiani, combattendo per lui, scoprono di avere un’antica attitudine militare, di saper collaborare per la costruzione di un’Italia unita, indipendente, e costituzionale: ma la Repubblica Italiana del 1802 con lui Presidente è solo un breve sogno.
Il pensiero di Napoleone, più che dall’azione si può ricostruire dalle meditazioni dettate al termine della sua vita a S. Elena, nel Memoriale. Qui, meditando l’esperienza del passato, ripensa a quello che lui e gli europei e gli italiani avrebbero dovuto e potuto fare ed essere: ma non hanno fatto e non sono stati.
Rivisitare oggi la figura di Napoleone ci immerge nel turbine estetico del Romanticismo che, germinato dalle nordiche filosofie idealistiche, erompe nel crogiuolo delle titaniche cruente battaglie napoleoniche dalle quali si scatenano energie da lungo tempo mortificate che si impersonano in poeti, in artisti e nelle eroiche figure risorgimentali che animeranno la Primavera dei Popoli e porranno le basi della moderna Europa delle Nazioni».