Nelle ore tarde
in acque profonde
per strade vuote
ti ho trascinata senza meta
nel vento deserto
nell’usura dei giorni
nella vecchiaia lenta
quasi
un regalo in attesa
sull'altalena ferma.
Su sabbia rovente
nelle ore calde
ti ho condotta
a digiunare
a serrare
le labbra arse
e ho sciolto la presa
della tua mano in fuga.
Istantanee di gesti quotidiani, fotografati nell’attimo in cui riflettono la luce del senso, ma anche azioni e immagini che raccontano i momenti in cui il senso si smarrisce. I versi di Nell’Ora Puntuale registrano i moti contraddittori dell’interiorità alla stregua dei ritmi con cui si manifesta la natura, la potenza sapienziale delle stagioni. E poi il viaggio come rito di rinnovamento che spezza l’illusione di un tempo lineare e riconnette con il principio di circolarità. Il tempo non invecchia, ma rigenera costantemente. I giorni non radicano certezza, ma aprono alla scoperta, all’incontro elettivo, non forzato, non casuale: nell’ora puntuale.
Paolo Verlengia, autore e curatore di eventi culturali, è critico teatrale per il web-magazine Teatrionline.com. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università G. D’Annunzio (Chieti-Pescara). Tra le principali realizzazioni si ricordano il workshop itinerante Per dare corpo alle idee, la performance ciclica MIR – Manifesto d’intima Resistenza, i monologhi Fuori Tempo Massimo (da H. Böll) e Noi Tre (da N. Ginzburg).
Fonte notizia
nulladie.com it catalogo 542-paolo-verlengia-nellora-puntuale-9788869154492.html