“ORO&BLU” è un affascinante viaggio attraverso le opere di alcuni dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale che hanno trovato nel blu e nell’oro particolari significati e suggestioni. La mostra collettiva presentata alla Nuova Galleria Morone, a cura di Vittoria Coen dal 24 marzo al 13 maggio 2022 propone il confronto tra diverse generazioni di artisti, dalle avanguardie del Novecento alla contemporaneità, un corpus significativo di opere che rappresenta memorie e visioni del recente passato.
Maria Cristina Carlini partecipa a “ORO&BLU” con “La luce dopo il buio” un grande portone, addossato alla parete, squarciato al centro da un’esplosione d’oro. L’imponente opera inedita del 2022 è realizzata in legno di recupero e oro, l’artista, diversamente da altri lavori sullo stesso tema creati in passato, propone una soglia chiusa, che non lascia scampo all’osservatore e impedisce all’occhio di oltrepassarla, il legno di recupero del portone racchiude in sé il fascino di un passato ignoto, una memoria comune e condivisa che trasforma in straordinario l’ordinarietà del quotidiano. Il potente intervento dato dall’oro rende prezioso e luminoso il legno antico e ciò che custodisce, una composizione materica e concreta che suscita ricordi e memorie personali quanto ancestrali. Con quest’opera Carlini continua la sua ricerca verso le origini e il passato comune e ci sfida ad oltrepassare quella soglia verso un linguaggio universale come quello dell’arte.
Accanto all’installazione di Maria Cristina Carlini sono protagoniste della mostra le opere di: Elisabeth Aro, Olivo Barbieri, Remo Bianco, Sonia Costantini, Gianni Dessì, Lucio Fontana, Domenico Grenci, Yves Klein, Maria Lai, Marino Marini, Francesca Matarazzo, Enrico Minguzzi, Gianni Piacentino, Alex Pinna, Man Ray, Tomas Saraceno, Elisabeth Scherffig, Cesare Tacchi, Eltjon Valle, Terry Winters.
Cenni biografici. Maria Cristina Carlini inizia il suo percorso artistico con la
lavorazione della ceramica a Palo Alto in California, successivamente prosegue
la sua attività a Bruxelles dove contemporaneamente insegna a lavorare al
tornio; si trasferisce poi a Milano e si dedica esclusivamente alla scultura. Da
questo momento, oltre al grès e alla terra entrano a far parte della sua
espressività materiali come il ferro, la lamiera, l’acciaio corten, la resina,
la carta e il legno di recupero.
Maria Cristina Carlini dà vita a opere che spaziano
dalle piccole dimensioni alle monumentali, la sua carriera è costellata da
riconoscimenti, mostre personali e collettive in diverse sedi pubbliche e
private, nazionali e internazionali, e le sue sculture monumentali sono
presenti in permanenza in Europa, America e Asia. Attualmente vive e lavora a
Milano, dove il suo atelier è una fucina attiva in cui l’artista prosegue la
sua attività creativa.
www.mariacristinacarlini.com