Durante le prime settimane di marzo, nella mite cittadina di Ica, sarà facile imbattersi in concerti di musica afro-peruviana, ammirare gli elegantissimi cavalli peruviani sfilare oppure assistere a una delle giornate dedicate alla pigiatura dell’uva. Si tratta della popolare festa della Vendemmia di Ica: un evento che celebra i migliori vini del Perù e il miglior Pisco del mondo, prodotti proprio in questa regione. La manifestazione, che quest’anno non si svolgerà, attira ogni anno migliaia di visitatori che raggiungono questa cittadina situata a sole 4 ore dalla capitale peruviana Lima per godere della magia di una tradizione che ha origini antichissime.
Al ritmo del cajón: la vendemmia del pisco
Etimologicamente parlando, vendemmia significa "raccogliere il frutto della vite". Tuttavia, in Perù, la parola vendemmia significa molto di più: è anche festa, tradizione e soprattutto gioia, che ogni anno accompagna questo rito nelle diverse valli costiere della regione di Ica. La vendemmia del pisco è un passo fondamentale nella produzione di questa brandy e si celebra al ritmo di chitarra, cajón e zapateo. Durante la festa della Vendemmia, l'atmosfera profuma di grappoli d'uva e mistura. Dietro questa tradizione, c'è una cultura ancestrale sviluppatasi nelle haciendas per più di quattro secoli.
Una tradizione ancestrale
Tutto iniziò con l'arrivo degli schiavi africani sulla costa peruviana tra il XVI e il XVII secolo. Molti di loro lavoravano coltivando canna da zucchero, cotone e uva e regioni come Ica, Moquegua e Tacna ne ospitavano le migliori piantagioni. In tutte queste valli si tramandava l'usanza pre-Inca di celebrare i doni del raccolto, come facevano le antiche civiltà. È così che la nuova forza lavoro si combinò con l'ingegnosità peruviana e nacque il rito della vendemmia, come lo conosciamo oggi.
A Ica, per esempio, la vendemmia viene celebrata ogni marzo con grande clamore, dalla raccolta effettiva dell'uva alla realizzazione del pisco. Nelle haciendas, agricoltori, uomini d'affari, musicisti e degustatori si riuniscono per assistere all'arrivo del frutto maturo: le vigne si svuotano e la gente balla al ritmo della festa.
Un'altra parte importante della vendemmia è la pigiatura dell'uva, che attrae visitatori da tutto il mondo. Numerosi gruppi di vendemmiatori si riuniscono intorno ai frantoi per ballare a piedi nudi sull'uva, mentre viene scelta la regina della vendemmia, che dovrà poggiare i suoi piedi sull'uva per darle un tocco di maestà. Durante queste occasioni, tutta la città è una festa, con sfilate, cavalli da parata, concerti e degustazioni.
Un rito formalizzato
La prima Festa Nazionale della Vendemmia si tenne alla fine degli anni '50 su iniziativa del giornale "La Voz de ICA" e della Camera Junior dell'ICA. A metà degli anni sessanta, il Club de Leones ha reso internazionale questa celebrazione, che oggi è conosciuta come la Festa Internazionale della Vendemmia di Ica.
Da più di due decenni, il festival attira decine di migliaia di turisti, che vengono per visitare la famosa Ruta de los Lagares insieme alle cantine e le fiere gastronomiche. Approfittano del loro soggiorno per visitare anche le altre attrazioni della zona, come l’incantevole oasi di Huacachina e le misteriose linee di Nasca.
Pisco di prima classe
Il risultato della vendemmia è il pisco: un distillato incolore e dal sapore intenso, che si è guadagnato un posto privilegiato tra i liquori di tutto il mondo. Il processo di produzione può essere riassunto come segue: l'uva viene pigiata e il mosto viene fatto fermentare sotto forma di vino - il lievito converte lo zucchero in alcol - e poi viene portato agli alambicchi dove si ottiene l'acquavite.
Ci sono molte variabili che incidono sulla qualità del Pisco, come il clima, il tempo di riposo e l’uva. Le condizioni climatiche necessarie si trovano solo nel sud del Perù e proprio per questo è stato creato un percorso turistico chiamato la Ruta del Pisco, che include visite a vigneti, cantine, degustazioni e molto altro. Nell'agosto 2017 è stato dichiarato patrimonio culturale della nazione dal Governo Peruviano che oggi lo promuove in tutto il mondo attraverso il marchio Spirit of Peru.