A livello teorico quello di potere è uno dei concetti piú controversi e problematici della storia del pensiero filosofico e politico.Il potere reifica sessualità e corpo, sradicandoli da ogni relazionalità, vengono ridotti a cose. Ed è esattamente in questo punto che si colloca l’originale critica della modernità svolta da Pasolini: il potere si è incarnato; esso si trova ora esposto nel corpo.
Pasolini vede la sessualità non come dono di sé ma come prestazione. Godere oggi è la regola. È diventato l'imperativo ossessivo del nostro tempo, “Godi fino allo sfinimento!”, o meglio, “Godi perché devi godere!”. Il diritto universale di godere si è trasformato in dovere. «Ovviamente Pasolini anticipa la crisi dell’individuo nel nostro secolo che ha portato ad un esagerato sviluppo del sadomasochismo. Se l'anticonformismo libertino di Sade si presenta come un atto rivoluzionario di libertà, nel sadomasochismo moderno di cui parla Pasolini la libertà perde ogni suo fondamento. L’uomo libero, illuminista e libertino di Sade si è trasformato, nella società contemporanea, in schiavo della propria perversione, soggiogato anche dagli stessi strumenti che lo sviluppo, la crescita della ricchezza e il circuito produzione-consumo gli hanno dato. Si potrebbe dire che la massima sadiana «ho il diritto a godere del tuo corpo» diventi in Orgia «ho il diritto a usare del tuo corpo»; e c'è da chiedersi se non sia questo un punto di partenza per lo scenario apocalittico immaginato da Pasolini in Salò». A scriverlo è un giovane studioso greco, Georgios Katsantonis (Premio Pasolini 2021), in un intrigante saggio su Pasolini significativamente intitolato Anatomia del potere (Edizioni Metauro). Il volume s’incentra sulla drammaturgia di Pier Paolo Pasolini e rintraccia le dinamiche del potere nell'opera pasoliniana facendo anche una discussione da un punto di vista filosofico. Non a caso ogni capitolo cerca di fotografare cos'è Potere? Come lo si identifica e quali sono i meccanismi del potere e permette così lo sguardo suoi legami con l'attualità che stiamo attraversando.
Ciò che emerge nella prospettiva teorica dello studioso è
- la dittatura del godimento, l'intuizione pasoliniana del sesso non come piacere, ma come obbligo sociale. Il discorso pasoliniano si regge sulla elevazione del godimento a dovere (Orgia);
- l'industrializzazione totale della vita: uomo e animale sono uniti in un comune naufragio (Porcile);
- la nuova configurazione del mondo dopo il '68: la trasformazione della società in un universo concentrazionario (Calderón );
Il saggio coinvolge un integrazione di elementi critici che vanno al di là del teatro, avvalendosi delle formulazioni brillanti a livello teorico e concettuale.
Luisa Baldini