Tutte le sere, le dieci sere del suo cammino, Giustino, un vecchio prete centenario che la curia vorrebbe sostituire in parrocchia con un giovane e baldanzoso sacerdote riservando a lui una stanza nella casa di riposo per vecchi ecclesiastici, ricambia l’ospitalità che gli viene offerta raccontando la storia di un santo.
Ribellandosi al volere della curia, il vecchio prete intraprende un cammino che lo porterà sulle rive del grande lago Gerundo svelando ai suoi concittadini, che seguono i suoi passi come quelli di un novello pifferaio, le storie di donne e uomini che sono assurti alle cronache della santità per un gesto di buon cuore.
Giustino non parla di santi che in vita furono imperatori, principi, regine, badesse, papi o vescovi, non racconta le gesta dei santi più noti o più celebrati, né di quelli che hanno compiuto imprese prodigiose o di chi è stato vittima di invenzioni edificanti; parla di gente comune, a volte benestanti, la maggior parte delle volte poveracci, che nonostante la loro condizione biasimevole hanno saputo con un gesto, con un’azione, con un’opera spontanea germogliata dalla natura stessa dell’individuo, fare del bene al prossimo indipendentemente da chi fosse o da cosa pensasse.
Non con un miracolo o con un gesto manifesto, ma con un umile atto che ogni individuo potrebbe far suo ed emulare.
Nel romanzo la prosa dell’autore è armonizzata dalla poesia di Salvatore Carrella che con i suoi versi ha dato voce ai racconti di Giustino.
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nulladie.com it catalogo 539-andrea-chignoli-il-cammino-di-giustino-sul-sentiero-della-santita-9788869154362.html