Luca Viozzi presenta Delitto sotto le torri nelle scuole marchigiane. Un appassionante giallo pieno di cultura, arte e storia dai risvolti misteriosi e a tratti esoterici: merito anche dell’intenso commissario Filippo Salviati, dotato di facoltà straordinarie.
Un giallo che giallo non è. Delitto sotto le torri è tante cose: un romanzo storico complesso nei suoi rimandi al passato ma anche leggero perché ha i tratti distintivi della commedia italiana. L'autore, il professor Luca Viozzi, docente di Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, è stato invitato a parlare del libro nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
"Nella storia che racconto si parla del popolo etrusco e del Medio Evo italiano, di Dante e di Cecco d'Ascoli, ma soprattutto del fascino e del mistero dei nostri territori. Gli studenti si sono appassionati ai personaggi e alla trama che ricordo nasce da un fatto realmente accaduto" - spiega l'autore Luca Viozzi - “La storia abbraccia diversi generi. E’ un giallo, perché narra la ricerca della verità circa l’improvvisa scomparsa di un noto architetto. E’ un racconto storico-antropologico, perché espone eventi storici realmente accaduti e fa riferimento a tradizioni e racconti folkloristici che fanno parte del passato del Piceno. In quest’ottica, la complessa ricostruzione storica della trama riporta alla luce eventi e fatti che la memoria collettiva locale ha messo da parte o dimenticato, collegandoli tra loro in modo verosimile e dimostrando come a volte la Storia possa essere affascinante e in grado di superare la fantasia. Ma ‘Delitto sotto le torri’ è anche un esempio di ‘contro-storia’ perché elabora e mischia elementi di pura invenzione con autentici fatti storici creando un intreccio molto plausibile e realistico”.
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