I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Il Ducato di Parma e Piacenza venne fondato nel XVI secolo dai Farnese, che unificarono le piccole signorie locali sotto il proprio dominio. Dopo quasi due secoli il Ducato passò sotto il controllo dei Borbone per essere infine annesso al Regno d'Italia nel 1859. Le vestigia più importanti delle signorie del luogo sono senz'altro i loro castelli. Dal Po agli Appennini possiamo ammirare tanti castelli ottimamente conservati che costituiscono un tour di notevole interesse culturale. Consigliamo un tour che si può fare in un giorno, visitando tre castelli della “bassa” Parmense, la zona pianeggiante vicina al grande fiume.
La Reggia di Colorno
Prendiamo l'Autostrada del Sole e usciamo al casello di Parma, direzione Colorno che dista poco più di 10 chilometri. Qui troviamo il primo castello che diversi restauri hanno trasformato in palazzo, noto come la Reggia di Colorno. Fu costruito nel 1350 per volere del capitano di ventura Azzo da Correggio, a protezione delle terre conquistate. In seguito venne restaurato e trasformato in residenza nobiliare dai conti Sanseverino, che ne fecero una delle più eleganti e frizzanti corti rinascimentali, frequentata da artisti e intellettuali dell'epoca. Ulteriori ristrutturazioni furono commissionate dai Farnese, donando al palazzo ulteriore sfarzo e magnificenza. Fu Luisa Elisabetta, figlia di Luigi XV e moglie di Filippo Farnese, che volle conferire al palazzo la sfarzosità che aveva vissuto a Versailles. Nelle oltre 400 sale del palazzo troviamo quindi pavimenti in marmo, affreschi di grandi artisti dell'epoca, stucchi in stile rococò francese. Il restauro interessò anche il grande giardino, inserendo un laghetto, diverse fontane ed una grotta con statue mosse dall'acqua, rappresentanti Dei greci.
Il castello di Fontanellato
Riprendiamo la strada, percorrendo circa 20 chilometri per raggiungere Fontanellato, bellissimo borgo che custodisce uno dei castelli più belli d'Italia. Fatto edificare dai Pallavicino nel Medioevo, venne ceduto ai Sanvitale nel 1386 per governare le terre circostanti. Caratterizzato dal mastio centrale e quattro torri angolari (tre circolari ed una quadrata), il castello è circondato dal fossato tuttora colmo d'acqua, tra i pochi rimasti col circuito idraulico funzionante. Tra gli interni si possono ammirare alcune stanze perfettamente conservate con mobili, armi ed armature del tempo ed un'originale camera ottica che grazie ad un gioco di specchi riflette su uno schermo la piazza antistante. Ma soprattutto si può ammirare la saletta affrescata da un giovane Parmigianino che rappresenta il mito di Diana e Atteone, capolavoro del Manierismo italiano, con il celebre putto curioso che ti fissa da qualunque angolazione lo guardi.
Il castello di Soragna
A circa 5 chilometri di distanza da Fontanellato sorge Soragna e lo splendido castello dei Meli Lupi. Edificato attorno all'anno mille come maniero della casata Obertenghi, venne distrutto due secoli più tardi; il duca Gian Galeazzo Visconti affidò la ricostruzione alla famiglia Meli Lupi, ancora oggi proprietari del castello. Nella sontuosa residenza troviamo sale e corridoi di specchi con arredi barocchi e affreschi di grandi artisti splendidamente conservati. Particolarmente affascinanti sono la Sala del trono, la Camera Nuziale, la Sala delle Armi e soprattutto il Salottino Dorato, un trionfo barocco tra marmi, stucchi ed intagli di legno laccati in oro. Nel giardino adiacente passeggiamo tra lievi colline ed alberi secolari provenienti da tutto il mondo, serre e statue neoclassiche ed un piccolo lago l'isola dell'amore nel centro.
Dove mangiare
Durante la nostra visita troveremo sicuramente il tempo per il pranzo in una trattoria tipica oppure in una salsamenteria, le antiche botteghe dei salumieri con qualche tavolo per poter degustare salumi, formaggi e lambrusco. A Fontanellato consigliamo la Trattoria del Teatro (da provare i tortelli di asinina) e le salsamenterie Cibarium e Xalumeria. A Soragna consigliamo la trattoria Al Voltone, a pochi metri dal castello. Da gustare assolutamente il culatello di Zibello, la spalla cruda di Palasone e il prosciutto di Langhirano, accompagnati da torta fritta e lambrusco. Se siete fortunati potrebbero proporvi il mandolino, il “prosciutto della bassa”, un salume quasi introvabile di produzione limitatissima.
Per il ritorno consigliamo di prendere l'autostrada al casello di Fidenza, a circa 7 chilometri di distanza da Soragna. Se avete un po' di tempo potete fare una tappa al Fidenza Village per qualche acquisto in uno dei migliori outlet della moda d'Italia.
Gite organizzate ai Castelli del Ducato https://www.super-bus.it/catalogo/gite-un-giorno-organizzate/782/
Fonte notizia
www.super-bus.it