A pochi giorni dalla relazione finale della Commissione Trasparenza della Regione Lazio il movimento presieduto da Antonello De Pierro torna a parlare del concorsone tramite il segretario provinciale di Roma Carlo Spinelli e pone l'accento sulle presunte irregolarità emerse
Roma - Pochi giorni dopo l'approvazione della relazione finale della Ccommissione Trasparenza della Regione Lazio il movimento Italia dei Diritti, presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro, torna a parlare del concorso di Allumiere, che ha aperto le porte agli inciuci politici in merito alle assunzioni negli enti locali. Una relazione finale che ha lasciato strascichi polemici e che ha ricevuto il voto contrario sia della presidente della commissione Chiara Colosimo che della consigliera del gruppo misto Francesca De Vito e che ha visto gli altri tre consiglieri di opposizione (due di Forza Italia e uno della Lega) abbandonare l'aula al momento del voto. Il segretario provinciale romano del movimento Carlo Spinelli che all'interno della compagine politica ricopre anche il ruolo di responsabile nazionale per la Politica Interna fa una sintesi di quanto accaduto da un anno a questa parte relativamente al concorsone di Allumiere:" Mi preme dire che siamo stati sollecitati dal sindaco di Vicovaro Fiorenzo De Simone a parlare del caso di Allumiere; De Simone infatti durante un consiglio dell'Unione dei Comuni della Valle Ustica in risposta ad un intervento del nostro presidente De Pierro, consigliere in seno al consesso unionale, avrebbe chiesto allo stesso perché non ci fossimo ancora occupati del concorsone di Allumiere; eccolo accontentato. Tutto ha inizio un anno fa con la determina numero 168 del 14 dicembre 2020 che prevedeva l'assunzione di cinque vincitori del bando e di una serie di soggetti idonei a comporre un elenco dal quale gli enti locali avrebbero potuto attingere in caso di necessità. l'elenco dei nominativi inviato alla regione Lazio attraverso il verbale numero 7 sembra risultasse diverso dall'elenco consultabile sul sito del comune di Allumiere; inoltre sembrerebbe anche che alcuni nominativi in graduatoria siano stati saltati al momento delle assunzioni. Il polverone che si è alzato - prosegue Spinelli - ha spinto la commissione trasparenza della regione Lazio presieduta dalla consigliera regionale di Fdi Chiara Colosimo ad occuparsi del caso ed ha iniziato a sentire le persone che hanno avuto a che fare con il concorso. Dalle audizioni sarebbe emerso che il presidente della commissione del concorso di Allumiere Andrea Mori avrebbe fatto in modo che i candidati indicati dalla politica scegliessero buste contenenti test le cui risposte erano state in precedenza fornite agli stessi. Si è arrivati poi alle dimissioni del presidente del consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini in capo al quale sarebbero riconducibili le assunzioni più discutibili: per onor di cronaca occorre anche dire che il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini all'epoca era impiegato proprio presso la presidenza del consiglio regionale del Lazio alle dipendenze di Buschini. Dall'inchiesta sembra sia emerso che delle persone assunte presso gli enti attinte dall'elenco di Allumiere ( 44 ), 34 sarebbero di persone legate alla politica o alla commissione di cui 29 sarebbero di soggetti non idonei. Si giungeva così alla determina 113 del 29 luglio 2021 che sospende gli effetti della graduatoria finale approvata con la determina 168. L'atto è stato sottoscritto dalla sig.ra E. Sgamma da pochi giorni divenuta responsabile del personale del comune di Allumiere vincitrice di un concorso per funzionari ( cat.D1 ) nel quale risultò idonea anche la sorella assunta poi dal consiglio regionale Lazio impiegata nella gestione del trattamento economico dei consiglieri regionali. Successivamente alla determina che annulla di fatto la graduatoria - prosegue ancora Carlo Spinelli - il sindaco di Allumiere avrebbe inviato una pec agli enti interessati dalle assunzioni ed ai candidati dove di fatto si chiede ai candidati, soprattutto gli esclusi dalla lista, di quantificare il danno ricevuto o subito mentre agli enti che hanno attinto dall'elenco degli idonei della maturata necessità in organico delle relative figure ( fonte Etruria news del 8/8/2021 ); che sia stato un tentativo di far dichiarare agli enti che le figure ormai inserite in organico erano necessarie e quindi inamovibili? Arriviamo cosi ai giorni nostri - a parlare è ancora il Segretario Provinciale Romano dell'Italia dei Diritti - e precisamente al primo dicembre quando in commissione trasparenza della regione Lazio viene portata al voto la relazione finale relativa al concorso di Allumiere ebbene la stessa presidente Chiara Colosimo di Fratelli d'Italia esprime parere contrario all'approvazione in quanto delle 90 pagine redatte, nella relazione finale ne sono stare portate solo 20 e sarebbero state stralciate proprio le parti più significative dell'inchiesta cioè come si è arrivati alla lunga lista di pari merito che avrebbe portato ad un elenco di ben 107 nominativi idonei, i salti di graduatoria che ci sarebbero stati all'atto delle assunzioni da parte degli enti ed una dichiarazione di Eugenio Patanè attuale assessore ai Trasporti del Comune di Roma che avrebbe parlato di un miracolo di Natale. Ma quale sarebbe questo miracolo di Natale? Sembra riguardi Massimiliano Magrì ex portavoce del sindaco di Civitavecchia che avrebbe rinunciato il 24 dicembre 2020 all'assunzione presso il Comune di Civitavecchia stesso per poi accettare poco dopo nella stessa giornata l'assunzione presso il consiglio regionale avendo anche lui partecipato al concorso di Allumiere. Ma vediamo chi sono i nominativi che confermerebbero il legame politico di alcuni candidati assunti; Matteo Marconi segretario Pd di Trevignano Romano, Arianna Beccia assessora presso il Comune di San Cesareo, eletta in una lista civica riconducibile al Pd, Alessandro Aquilante ex collaboratore del vice presidente del consiglio regionale del Lazio Giuseppe Cangemi della Lega, Sara Bombelli segretaria Pd II Municipio, Augusta Morini assessora a Labico eletta in una lista civica riconducibile al Pd, Angelo Lorenzetti ex collaboratore part-time di Mauro Buschini, ex presidente del consiglio regionale del Lazio, Andrea Palladino, segretario Pd di Frosinone, Paco Fracassa Segretario Pd di Allumiere, Alessandro Sestili, legato al sindaco di Allumiere (nomi fonte Repubblica.it ) e poi Valentina Pala, compagna dell'assessore del X municipio di Roma Antonio Caliendo, Andrea Aru e Gualtiero Zucconi vicini al sindaco di Allumiere, Marco Palumbo consigliere comunale Pd di Roma, uno dei firmatari che ha portato alla fine della legislatura di Ignazio Marino a Roma (quindi uno dei puristi del Partito Democratico) assessore a Tivoli (nomi fonte elisabettaaniballi.com). Come si evince - va avanti ancora Spinelli - al di là di Alessandro Aquilante, riconducibile alla Lega, tutti gli altri soggetti portano al Partito Democratico. E la prova che ancora il Pd non si sarebbe distaccato dallo scandalo della concorsopoli di Allumiere viene dalla nuova nomina ad Assessore del X Municipio di Roma di Antonio Caliend, il quale, come abbiamo visto, è il compagno di Valentina Pala, assunta in Regione Lazio grazie al concorso farlocco. Su tutto questo non abbiamo ancora sentito nessuno dei vertici del Pd prendere le distanze e vorremmo tanto sapere cosa ne pensano il segretario provinciale romano Pd Rocco Maugliani ed il senatore Bruno Astorre, segretario regionale Pd. Alla fine della giostra quindi - chiosa Spinelli - anche il lavoro della commissione trasparenza della Regione Lazio non avrebbe portato a nulla e la sensazione è che ancora una volta forse assisteremo all'ennesimo tentativo di insabbiare ciò che di sporco esce da un modo di fare politica basato sulla parentela e sul clientelismo, una politica che noi come Italia dei Diritti stiamo cercando di contrastare perché l'Italia dei Diritti è un movimento politico che lavora per riportare la legalità all'interno delle istituzioni e si batterà sempre affinché questo avvenga".