Dal settore della moda, a quello dell'edilizia con ulteriore possibilità di impiego nei cantieri, nella fase di realizzazione di complessi immobiliari così come di imbarcazioni. La realtà aumentata degli hologrammi ha diversi ambiti di applicazione dopo l'iniziale impiego nel campo dell'healthcare sperimentato dall'azienda pugliese Predict con Optip.
La ricerca di nuovi business è terreno di sfida sul quale, da qualche anno, è impegnata la start-up Evholo, partecipata da Predict.
“Evholo nasce con l'idea di portare fuori dal campo medicale il concetto di realtà aumentata e di comunicazione olografica offerta da Optip, per applicarla ai nuovi mercati”, spiega la product & sales manager di Evholo, Dominga Ignomeriello. “Nel settore dell'healtcare, molto ha fatto la diffusione attraverso spot particolari, come quello della Tim, in cui veniva mostrato l'impiego di questi strumenti a supporto di operazioni chirurgiche. Adesso, soprattutto con l'avvento dell'industria 4.0 e delle tecnologie abilitanti che spingono le aziende ad allinearsi in termini di digitalizzazione, si apre l'esigenza di applicare gli ologrammi in ambiti diversi. Si tratta di un processo lungo e articolato, perché occorre trovare nuovi modelli di business”, spiega.
In questo contesto si inserisce la collaborazione con Skyark, società pugliese di recente costituzione, che ha scommesso sulla realtà aumentata di Optip al servizio dell'edilizia e dell'architettura, dopo l'incontro con Evholo, la cui sinergia porterà, il prossimo 5 dicembre a Bari, alla presentazione dell’evento dal titolo “Edilizia a realtà aumentata: la nuova frontiera del real estate”, nel cantiere di via delle Murge (inizio previsto alle 15,30), in collaborazione con lo studio professionale CassanoArchitettura e con l'impresa edile Ruggiero Costruzioni. In questa occasione, Optip sarà impiegato per presentare il complesso immobiliare di 60 appartamenti da realizzare nell'arco dei prossimi 18 mesi, a fronte di un investimento di 12 milioni di euro, esattamente nel luogo in cui sarà edificato.
“Abbiamo prospettato la possibilità di un nuovo modo di fare business e abbiamo trovato degli imprenditori visionari, ricettivi, che sono saltati in questa nuova realtà con entusiasmo”, racconta Ignomeriello. “Il processo di vendita di un complesso immobiliare di quelle dimensioni, non avverrà attraverso un intermediario. L'immobile si vede come se stesse lì e questo è possibile attraverso l'uso di visori e dell’applicativo Optip, che permettono di apprezzare l'immobile nella sua interezza e al suo interno, dalla manifattura sino ai dettagli dei materiali che verranno utilizzati”, spiega.
“La tecnologia di Evholo permetterà di superare i limiti imposti dal progetto su carta. Verranno presentati due hologrammi, uno in dimensioni reali e l'altro in scala con possibilità di ammirare il progetto in ogni sua parte e di interagire con esso”, sottolinea.
“Nell'ambito architettonico, una ulteriore possibilità di applicazione di Optip è offerta dal supporto sui cantieri: in questo caso, attraverso l’impiego di visori in loco, qualora dovessero esserci problemi, si è nelle condizioni di intervenire in tempo reale sul posto, anche se fisicamente lì non si è”, aggiunge la product & sales manager di Evholo.
La sfida, quindi, è generare nuovi modelli di business. E la pandemia da Covid-19 ha certamente avuto ripercussioni in termini di diffusione della tecnologia della realtà aumentata, partendo dalla necessità di comunicare a distanza per via di una serie di restrizioni che, se da un lato sono state attenuate rispetto a quelle in vigore durante la prima ondata pandemica, dall'altro restano ancora attuali per la necessità di impedire il diffondersi del virus e delle varianti: “E' stata cambiata la forma mentis”, dice Dominga Ignomeriello. “C'è stata la necessità di adeguarsi a una nuova realtà ed è diventato quanto mai attuale anche il concetto di sostenibilità come presupposto della digitalizzazione”.
“Ci sono imprenditori più ricettivi di altri, ma come già detto, il cambiamento non è stato ancora del tutto metabolizzato e l’enorme vantaggio competitivo che questa tecnologia può portare non è ancora a pieno percepito da tutti gli imprenditori. Sono barriere che possiamo abbattere attraverso la diffusione di una cultura digitale che ci porterà a una maggiore predisposizione al nuovo, con vantaggi che non riguardano soltanto l'acquirente finale, chiunque sia, ma anche e soprattutto le imprese”, sostiene. “Certamente ora è sempre più facile incontrare persone che hanno sentito parlare di realtà aumentata”.
La moda, per esempio, ha già sperimentato con successo l'impiego degli hologrammi, sotto la spinta del periodo del lockdown. Evholo ha partecipato con Optip a una challenge del gruppo Lvmh che racchiude 75 maison di fama mondiale, con ricavi pari 44,7 miliardi nel 2020 e 150mila dipendenti, finalizzata alla ricerca di start-up che potessero rivoluzionare gli esistenti modelli di business.
“In questo settore il problema della sensibilità è più forte: la moda è settore trainante”, dice. “Ci siamo ben posizionati con un'idea di vendita nel retail: se una persona vuole fare shopping restando a casa, può farlo con il suo tablet o smartphone. Ci siamo, quindi, ispirati alla necessità sorta durante il lockdown quando, in alcuni importanti store di Milano, arrivavano video chiamate di potenziali clienti a cui gli addetti mostravano gli abiti. Partendo da questa esigenza che va oltre l’e-commerce, abbiamo usato la tecnologia Optip per supportare questo nuovo modello di vendita e dare valore aggiunto all’offerta che quindi si compone di capi reali e capi olografici allo stesso tempo, rendendo più sostenibile la produzione di nuove collezioni”.
Dalla moda, alla nautica. “Anche in questo ambito Optip permette una serie di vantaggi e features specifici per la gestione e configurazione dello Yacht: dalla assistenza tecnica a distanza, ai training da remoto per gli equipaggi, alla “esperienza aumentata” che permette all’armatore di entrare virtualmente nel proprio yacht in costruzione e visualizzare gli avanzamenti senza doversi spostare” aggiunge.
“Le applicazioni sono praticamente infinite, nel senso che tutti i mercati possono avere la loro parte di realtà aumentata. Si passa dall’impiego nella produzione al controllo qualità, alla commercializzazione, sino ad arrivare al supporto e alla comunicazione a distanza. La gioia di lavorare in questo settore è tanta e l'auspicio è di trovare un numero sempre maggiore di persone illuminate”
Per poter descrivere quel che si vede con i visori, bisogna provarlo: è un'esperienza. Un'esperienza nuova e unica che cambierà il modo di fare impresa.