Verrà inaugurata sabato 20 novembre alle 17.30 la mostra di Maurizio Ruzzi nello Spazio Bianco di viale Regina Margherita a Pescara, con l'intervento del curatore e critico d'arte Massimo Pasqualone che, nell'invito, scrive che "C'è uno straordinario serbatoio di emozioni e di memoria, di storie e di malinconie che è la casa, luogo dove abita l'uomo nel suo essere più profondo, un erlebnis, come dicono i tedeschi, che gli fa vivere da un lato il tempo della storia, dall' altro quello della vita. Maurizio Ruzzi, in questa mostra pescarese, ci propone l'idea di un'arte che questi assunti li ha fatti propri, trasformandoli in superba bellezza, nella capacità che solo l'artista vero ha di dominare i vicoli della creatività, attingendo dalle sedimentazioni emozionali".
"Ruzzi - continua Pasqualone - è una delle voci più significative del panorama artistico abruzzese e non solo, con riconoscimenti di pubblico e di critica davvero significativi."
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre negli orari di apertura della galleria.
MASSIMO PASQUALONE
BIOGRAFIA
Massimo Pasqualone è laureato in filosofia e lettere presso l’Università G. D’Annunzio di Chieti, perfezionato in Bioetica presso l’Università Cattolica di Roma, su La cittadinanza: storia, cultura e diritto, presso l’Università di Tor Vergata di Roma, in Didattica della Letteratura Italiana presso il Forcom di Roma, ha conseguito presso l’Università Guglielmo Marconi il Master in Scienze del linguaggio e didattica della Lingua Italiana. Ha vinto la Borsa di studio “Francesco Orestano” presso l’Istituto siciliano di bioetica, Borse di studio alla Scuola estiva di alta formazione dell’Istituto per gli studi filosofici di Napoli e la Borsa di Studio “F. Iengo” all’Università G. D’Annunzio di Chieti. Ha conseguito il Diploma di specializzazione all’insegnamento secondario presso l’Università D’Annunzio. Attualmente insegna Sociologia della cultura presso l’Univ. G. d’Annunzio di Chieti. Ha insegnato presso l’Univ. di Teramo, l’Issr “San Pio X” di Chieti, l’Univ. Petre Andrej di Iasci (Romania), nei corsi di Baccalaureato collegati con la Pontificia Università Lateranense. Ha al suo attivo oltre trecento pubblicazioni, consulenze scientifiche in enti pubblici e privati per la comunicazione, l’arte, la letteratura, la formazione e la cultura, giurie ed eventi in tutta Italia e in Polonia, Svizzera, Albania, Lituania, Germania, Austria e Portogallo, Ungheria. Attualmente, tra gli altri incarichi, è direttore dell’Enomuseo di Tollo e presiede l’Istituto per lo studio, il recupero, la valorizzazione del dialetto abruzzese e delle lingue minoritarie in Italia ed è consulente del Museo Guidi di Forte dei Marmi.