L’alta moda evolve: alla qualità e al design, affianca l’innovazione tecnologica.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconosciuto infatti il brevetto per invenzione industriale alla borsa anti-intrusione ideata nel 2019 da quattro giovani biellesi: Rodrigo Salminci, Matteo Amodo, Luca Aiazzone e Alessandro Zanco.
Sono poi Rodrigo Salminci e Federico Novello a fondare la start up Atech s.r.l e a sviluppare la linea e la concezione Cavó. La sfida della borsa è realtà: pellami italiani, cura artigiana, fodere biellesi, zip brevettata antisfondamento e con sistema di bloccaggio, componenti tecnologiche (bluetooth e GPS) che la rendono “a prova di furto” e tracciabile in caso di smarrimento.
Il successo della borsa anti-intrusione è anche la guida di una collezione in divenire, sempre più all’avanguardia. Ecco che la proposta del fashtech biellese include portachiavi, portafogli, portamonete, valigetta ventiquattrore e zaino. Proprio come cassaforti, i prodotti Cavó sono fatti per chi ama il glam resistente e di lunga durata, per chi vuole l’accessorio cool con tutte le utilità avanzate del terzo millennio. La schermatura RFID che protegge le carte contactless (carte di credito e bancomat) dai tentativi di clonazione, il dispositivo bluetooth collegato allo smartphone, al pc e al tablet attraverso una App, la banda fosforescente, sono altri dei dettagli hi-tech che danno valore a un accessorio come il portafogli Cavó.
Lo stile fuori, la sicurezza dentro. Il gusto Cavó infatti è la bellezza del lusso cui si aggiunge una funzionalità forte ma discreta.
Mentre l’avventura biellese Atech continua verso ambiziosi obiettivi, la scelta degli accessori Cavó si profila come proposta cult e conquista il pubblico.
Fonte notizia
atechcavo.it