Le migrazioni non sono un "fenomeno" come spesso la politica italiana considera questo evento. Sono un fatto ormai strutturato . L'Europa non può permettersi il lusso di continuare con una politica improntata al modello della "Guerra Fredda" , ad un mondo che non esiste più . Deve , anche nel campo migratorio trovare la compensazione tra il diritto di emigrare e fare in modo che questo avvenga nel modo più ordinato e regolare possibile. Per questo non può che vedere nel Marocco un alleato sicuro . Non solo , per usare le parole di Papa Francesco per " accogliere, proteggere, promuovere e integrare" ma anche per ragioni geografiche.
L'' Europa confina territorialmente con l'Africa in quanto due città amministrativamente spagnole (Ceuta e Melilla ) sono sul territorio africano e non possiamo premettere che scelte affrettate possano mettere a rischio la vita di centinaia di migranti e allo stesso tempo una gestione controllata dei flussi migratori.
L'alternativa alla crescita senza controllo ed illegale dell'immigrazione è la cogestione del problema in maniera responsabile. Ovvero la creazione di strutture nel Nord Africa dove si possano incrociare domanda ed offerta di lavoro, dove gli stessi migranti possano espletare le pratiche amministrative , dove possano (se necessario ) apprendere anche lingua e cultura del paese di destinazione.
L'Europa vive un tremendo inverno demografico, per cui ha bisogno di immigrazione altrimenti lo stato sociale europeo rischia nel medio lungo periodo il collasso. L'Immigrazione deve essere anche controbilanciata con alcuni diritti per i migranti. Il diritto al culto , in modo regolato e regolare, il diritto allo ius soli ovvero i figli dei migranti sono cittadini dei paesi in cui nascono . Chi emigra regolarmente è naturalmente portato al rispetto delle regole del paese in cui va a vivere.
Basterebbe provare ad applicare queste regole con Nazioni stabili . Creare delle strutture in loco co gestite tra Unione Europea e paese ospite in modo trasparente e senza rivalse . Occorre de-ideologizzare l'immigrazione e agire pragmaticamente i numeri , la demografia non sono dalla parte dell'Europa e consideraci ancora il centro del mondo è contro la storia , contro la realtà . Non possiamo come europei continuare a vedere nell'Africa una terra di conquista ancora ancorati ad una visione (anche senza volerlo) coloniale. Il mondo cambia , il mondo anzi è cambiato . Invece che ricorrere il problema , consideriamolo un occasione e gestiamo in modo responsabile i nostri rapporti con le nazioni africane in modo paritetico
Il pragmatismo deve essere la bussuola da seguire non il populismo o la ricerca di facili consensi. Nel campo delle politiche migratorie se si segue il populismo si rischia di commettere solo errori
Marco Baratto
Incontri Culturali Franco Italiani