Francesco De Fabiani e l’intera spedizione azzurra chiudono anzitempo l’esperienza mondiale a seguito dell’applicazione dei protocolli federali in materia COVID-19. Ora il focus è sulla 15 Km in Engadina.
Oberstdorf, Germania – 03 Mar. 2021 • Iniziata male, l’avventura di Francesco De Fabiani ai campionati del mondo 2021 di sci nordico nella “sua” Oberstdorf, si è conclusa se possibile ancora peggio, con il rientro anticipato di tutta la squadra azzurra, a seguito di alcuni casi di positività riscontrati tra personale generico e tecnici. In applicazione ai protocolli, la Federazione Italiana Sport Invernali ha pertanto deciso di ritirare il Team per salvaguardare la salute dei singoli, come da comunicato ufficiale al seguente link: https://www.fisi.org/comunicazione-in-merito-alle-nazionali-italiane-ai-mondiali-di-sci-nordico-di-oberstdorf/
«Sono deluso e amareggiato per questo mondiale – dice Francesco – fermo restando il mio rispetto per le scelte federali volte alla salvaguarda della salute di ognuno, che sono al di sopra di tutte le prestazioni agonistiche, e tornare a casa in anticipo fa male». L’inizio del mondiale è stato zoppicante, con una Sprint in classico su un percorso molto adatto alle caratteristiche dell’alpino del Centro Sportivo Esercito purtroppo finita male a causa di una rocambolesca caduta in salita: «Se potessi, la rifarei davvero quella Sprint, poiché stavo benissimo e avevo ottimi materiali, ma purtroppo lo sport è così, a volte dà, a volte toglie». E quello sport, talvolta crudele, “ha tolto” di nuovo nella tanto attesa Team Sprint dove Defast ha gareggiato con Federico Pellegrino, chiudendo al 5° posto: «Se la Sprint poteva avere risvolti diversi senza la caduta, la Team Sprint invece ha parlato chiaro: abbiamo dato il massimo sia io, sia Chicco, non siamo arrivati a medaglia come due anni fa a Seefeld nello stesso format, forse anche a causa di alcune situazioni poco favorevoli, a partire dal fatto che avevamo corso la seconda semifinale, con neve decisamente più pesante e lenta della prima, ma soprattutto con minor recupero tra semifinale e finale».
Quindi niente staffetta 4x10 km, niente 50 km conclusiva: «Peccato davvero, tenevamo tanto alla staffetta, memori di un’ottima quanto inattesa performance un anno fa a Lahti, dove finimmo quarti sfiorando il podio. La delusione più grande per me resta la 50 Km mass start in classico di domenica, dove non sarei stato forse il favorito, ma certamente come format mi avrebbe potuto regalare quel “riscatto” dalle prestazioni opache sin qui ottenute, visto che la mia condizione è comunque molto buona».
La stagione non è comunque finita, rimane ancora una possibilità interessante per il gressonaro, che già pensa al futuro: «Non mi rimane che sperare di disputare una 15 Km all’altezza delle mie possibilità il prossimo 13 marzo in Engadina, Svizzera, considerato il fatto che sarà in classico e con partenza di massa».
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Ufficio Stampa di Francesco De Fabiani
Redatto da Paolo Mei
Tradotto da Nicolò Caneparo