Il processo di digitalizzazione sta inesorabilmente trasformando anche il mondo del lavoro, cambiandone tempi, luoghi e modalità: quali benefici porta? E quali rischi può comportare per chi lavora in azienda?
Milano, novembre 2020 – Nell’era della cosiddetta Gig Economy sono sempre di più i lavoratori digitali, cioè coloro che operano in aziende perlopiù funzionanti tramite piattaforme digitali.
Già nel 2018 era stata stilata una proposta di legge sul tema delle norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali, che comprendeva sia tutele di tipo previdenziale che di natura assistenziale, che andavano dalla formazione specifica in materia di salute conferita dall’azienda ai suoi operatori fino alla puntuale informazione, da parte del datore di lavoro, circa tutti i possibili rischi in cui il lavoratore può incorrere svolgendo la propria mansione.
Veniva richiesta inoltre una disposizione volta a tutelare la dignità e la sicurezza della persona, rendendo più trasparente il mercato e contrastando lo sfruttamento. Le aziende, infine, venivano incaricate di assicurare i propri lavoratori contro le malattie legate alla professione e agli infortuni sul lavoro, oltre a tutelare la maternità, la paternità e a garantire un’adeguata liquidazione.
L’ente Eu-Osha ha recentemente pubblicato una ricerca sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro al tempo della digitalizzazione, analizzando come l’intelligenza artificiale stia mutando radicalmente le vite e le abitudini dei consumatori, ma anche di coloro che lavorano in aziende operanti tramite piattaforme digitali.
Viene mostrato l’impatto delle tecnologie digitali sulla vita dei lavoratori e dei consumatori in un arco temporale che va da oggi al 2025, analizzando l’enorme potenziale della digitalizzazione e come poterlo ottimizzare, mantenendo l’ambiente di lavoro sicuro e con condizioni lavorative sempre migliori.
Nella ricerca si spiega chiaramente come ancora non sia chiaro né totalmente prevedibile l’effetto che i processi di digitalizzazione, come ad esempio la stampa 3D, l’intelligenza artificiale (A.I.) o i big data avranno nel breve futuro sui lavoratori, ma è importante studiare questa materia per poter garantire agli operatori del settore le tutele adeguate per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro.