Ambientato nella Spagna 1492, l’anno della scoperta dell'america (spartiacque convenzionale tra medioevo ed età moderna) ma anche quello della reconquista e della cacciata degli ebrei e dei conversos.
Qui troviamo Leah, la giovane protagonista, un esempio di resilienza e di emancipazione, a dispetto di tutte le vicende negative, personali e storiche, che attraversano la sua vita.
Sullo sfondo un esodo imponente e le sofferenze di un popolo, simbolo di tutti gli esodi e di tutte le sofferenze causate da ignoranza e manipolazione, fanatismo religioso, ma non solo, esclusione ed emarginazione delle minoranze, qualunque esse siano.
La fuga di Leah è anche un viaggio nella memoria di una storia caduta nell’oblio per secoli, come – ad esempio - quello della presenza ebraica nell’Italia meridionale, una memoria che si trasmette per via femminile e che ha il volto della speranza.
La storia della protagonista è frutto della fantasia dell’autrice, ma la ricostruzione dei fatti storici si basa su diverse fonti e documenti analizzati e rivisitati alla luce della vicenda raccontata.
Antonella Squillace, sanremese, insegnante di scuola media, bibliofila instancabile, amante di storia e cultura ebraica si è dedicata nel corso degli anni alla lettura di romanzi e saggi legati all’Ebraismo. Il tema del viaggio e del migrare la appassiona da sempre e ha scritto questo romanzo dopo un viaggio a Cordoba. L’esigenza di esplorare altre esperienze e culture si è espressa negli anni nell’impegno in attività di mediazione culturale e stimoli a pubblicazioni come Sguardi di donne che arrivano da lontano (2007) e Migrare ieri e oggi. Il viaggio della mia famiglia (2008) che hanno permesso di dare voce a tante storie e persone di provenienze diverse. Un percorso naturale che è proseguito con Ho combattuto anche per te (2016), dove, riportando alla luce ricordi familiari, restituisce dignità al suo bisnonno ed ai tanti dispersi della prima guerra mondiale, con particolare attenzione alle fonti storiche. Con questo romanzo prosegue il suo cammino nella memoria.