CORTINA. Conto da 2.848 euro mai saldato. Il titolare di un albergo a quattro stelle di Cortina ha portato a processo il cliente Raimondo Pirro per insolvenza fraudolenta. Un soggiorno di tre giorni, in due camere per se stesso, la moglie e i due figli. La differenza è che, mentre i familiari hanno regolarmente pagato la loro parte, Pirro non ha versato nulla; anzi avrebbe inoltrato due bonifici dell’agenzia di Montecarlo di Credit Suisse, che risulteranno falsi.
L’imputato è difeso dall’avvocato romano Linchi, mentre l’albergatore si è costituito parte civile con Conte ed è stato ascoltato ieri mattina dal pubblico ministero Tricoli e dal giudice Coniglio. Secondo la sua ricostruzione, c’è stata una prenotazione per un soggiorno a cavallo del dicembre 2013 e del gennaio 2014. C’erano dei lavori in corso in un vicino hotel e questa famiglia aveva trovato una buonissima alternativa, tenuto conto della località turistica prestigiosa e dell’altissima stagione. La costosa permanenza sotto le Tofane è andata bene, ma Pirro ha chiesto e ottenuto di poter rinviare il pagamento.
Pagamento che non è mai avvenuto e che è tuttora pendente. Solo il 17 gennaio arriveranno questi bonifici, che saranno impossibili da incassare, perché farlocchi. Il titolare ha più volte chiamato in causa il capo dell’accoglienza, che ha un quadro più preciso della situazione e l’ha anche accompagnato a fare la querela. Non solo sarà ascoltato questo dipendente, ma anche un altro testimone, che potrebbe chiarire ulteriormente la vicenda.
Il giudice Coniglio ha rinviato al 12 febbraio, per completare la fase istruttoria, dopo di che si passerà alla discussione, che prelude alla sentenza di primo grado. Nel frattempo, non risulta che ci siano stati tentativi concreti di pagare il debito: altrimenti la querela sarebbe stata ritirata. (g.s.)