L’alcol viene assorbito nel sistema circolatorio attraverso dei piccoli vasi sanguigni nelle pareti dello stomaco e dell’intestino tenue. Entro pochi minuti dall’assunzione, l’alcol viaggia dallo stomaco al cervello, dove produce velocemente i suoi effetti rallentando l’azione delle cellule nervose.
Circa il 20% dell’alcol è assorbito attraverso lo stomaco. La maggior parte del restante 80% è assorbito dall’intestino tenue.
L’alcol viene anche trasportato dal sistema circolatorio al fegato, che elimina l’alcol dal sangue attraverso un processo chiamato “metabolizzazione”, in cui viene convertito in una sostanza non tossica. Il fegato può metabolizzare solo una certa quantità alla volta e lascia che la quantità in eccesso circoli attraverso il corpo. Perciò l’intensità dell’effetto sul corpo è direttamente proporzionale all’ammontare consumato.
Quando la quantità di alcol nel sangue eccede un certo livello, il sistema respiratorio rallenta in modo marcato e può causare il coma o il decesso, a causa del fatto che l’ossigeno non raggiunge più il cervello.
EFFETTI A BREVE TERMINE
In base a quanto se ne consuma e alle condizioni fisiche dell’individuo, l’alcol può causare:
• Difficoltà di parola
• Sonnolenza
• Vomito
• Diarrea
• Disturbi allo stomaco
• Mal di testa
• Difficoltà respiratorie
• Distorsione di vista e udito
• Peggioramento della capacità di giudizio
• Diminuzione della percezione e della coordinazione
• Incoscienza
• Anemia (diminuzione di globuli rossi nel sangue)
• Coma
• Blackout (perdite di memoria, il bevitore non riesce a ricordare eventi avvenuti mentre era sotto l’influenza dell’alcol)
EFFETTI A LUNGO TERMINE
Sbornie ed un uso continuato di alcol in grandi quantità sono associati a molti problemi di salute, inclusi:
• Danni non intenzionali come incidenti d’auto, cadute, bruciature, annegamenti
• Danni intenzionali come ferite d’arma da fuoco, stupri, violenza domestica
• Incremento dei danni e improduttività sul lavoro
• Aumento di problemi familiari, relazioni spezzate
• Avvelenamento da alcol
• Pressione sanguigna alta, colpi apoplettici e altre malattie cardiache
• Malattie del fegato
• Danni ai nervi
• Problemi sessuali
• Danni permanenti al cervello
• Mancanza di vitamina B1, che può portare a problemi caratterizzati da amnesia, apatia e disorientamento
• Ulcere
• Gastrite (infiammazione delle pareti dello stomaco)
• Malnutrizione
• Cancro alla bocca e alla gola
“La mia dipendenza si è formata gradualmente e, prima che me ne rendessi conto, ho cominciato a bere anche al mattino e nel pomeriggio.
Ho deciso di smettere di bere. Sono rimasta sveglia la maggior parte di quella notte e fino a mezzogiorno del giorno dopo, ogni osso del mio corpo era dolorante. Nel panico più totale, mi sono versata nervosamente un bicchiere pieno di gin, le mie mani tremavano con così tanta violenza che ho rovesciato metà della bottiglia. Dopo averlo bevuto tutto d’un fiato, ho sentito che l’agonia diminuiva gradualmente. A quel punto ho capito la terribile verità: ero dipendente. Non potevo smettere.”
– Faye
UN SENTIERO VERSO LA TRAGEDIA
L’alcol si è portato via la vita di molti artisti di talento, musicisti e scrittori nei decenni passati. Eccone alcuni:
John Bonham (1948-1980): L’eccesso di alcol ha portato alla tragica morte del batterista dei Led Zeppelin, John “Bonzo” Bonham, meglio conosciuto per il suo assolo nella canzone “Moby Dick”. È stato trovato morto per asfissia da vomito dopo una notte in cui aveva bevuto in modo eccessivo, nel periodo in cui stava facendo le prove per la sua imminente tournée.
Steve Clark (1960-1991): Chitarrista dei Def Leppard. Era un forte bevitore, è morto nella sua casa di Londra per una combinazione letale di alcol e droghe.
Michael Clark (1946-1993): Musicista americano, batterista dei The Byrds. È morto per problemi al fegato dopo tre decenni di pesante consumo di alcolici.
Brian Connolly (1945-1997): Vocalista rock scozzese e cantante leader degli Sweet. Il suo problema di alcolismo, gli ha causato l’abbandono della band nel 1978; si è riunito al gruppo negli anni successivi ma l’alcolismo aveva danneggiato la sua salute ed è morto per problemi al fegato nel 1997.
Oliver Reed (1938-1999): Attore britannico conosciuto per il suoi ruoli in Oliver!, Donne in Amore, I Tre Moschettieri e Il Gladiatore. È morto per un improvviso attacco di cuore durante una pausa mentre girava il film Il Gladiatore. Era seriamente intossicato dopo aver bevuto 3 bottiglie di rhum, 8 bottiglie di birra e numerosi doppi whisky.
La Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga è un’associazione di pubblica utilità, non a scopo di lucro, che dà ai giovani e agli adulti informazioni basate sui fatti in merito alla droga, affinché possano prendere decisioni consapevoli e vivere liberi dalla droga.
A nessuno, in particolare ai giovani, piace sentire la predica su ciò che si può o non si può fare. Perciò, noi forniamo le informazioni che permettono ai giovani di scegliere di non assumere droga in primo luogo. Per di più, la nostra campagna La Verità sulla Droga consiste di attività a cui possono unirsi per diffondere un modo di vivere libero dalla droga. Queste attività sono semplici, efficaci e possono coinvolgere persone di tutte le età.
I nostri interventi mirano ad aiutare i giovani e le famiglie attraverso la semplice informazione come diceva il Filosofo L. Ron Hubbard: “L’arma più efficace nella guerra contro le droghe è l’istruzione”.
Vogliamo far capire, attraverso il materiale che distribuiamo, cosa causa l'uso di droghe e quali sono i danni sia a livello fisico che mentale.
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