Sono in arrivo nuove disposizioni dal Ministero dei Trasporti in merito alla Mother Regulation, il regolamento comunitario relativo all’omologazione delle macchine agricole. A due anni di distanza dalla sua entrata in vigore, rimangono ancora molti dubbi riguardo l’applicazione della normativa, non solo da parte dei consumatori ma anche degli stessi costruttori.
Se ne è parlato in maniera approfondita nel corso del convegno organizzato qualche settimana fa da FederUnacoma, Unacma e Cai nel corso di Fieragricola Verona. Proprio allo scopo di chiarire alcuni punti controversi contenuti nel Regolamento UE 167/2013, il Mit ha fatto sapere che presto saranno previste nuove regole per l’Italia per attrezzature portate, semiportate e trainate.
Il punto principale è la definizione tra attrezzatura semiportata o trainata. Se per quest’ultima è prevista un’omologazione che ne attesti la sicurezza, per le semiportate che si avvalgono della direttiva macchine non è necessaria. Purtroppo, il Codice della Strada non aiuta in questo senso, in quanto la definizione che fornisce a queste due tipologie di macchine lascia spazio a non poche interpretazioni, consentendo di considerare ad esempio le trainate come semiportate con il rischio di sanzioni pesanti per l’utilizzatore.
Facciamo un esempio pratico. Prima dell’entrata in vigore della MR, le macchine collegate al trattore con gancio/occhione erano considerate trainate; con l’entrata in vigore del regolamento comunitario, è stato possibile utilizzare un attacco a due o tre punti con snodo centrale per la trainata. Ora, in base alla nuova circolare, un mezzo con attacco a due o tre punti, con snodo che ruota sull’asse verticale va inquadrato come trainato e, pertanto, necessario di omologazione.
È doveroso sottolineare che le nuove disposizioni contenute nella circolare saranno applicate nei confronti delle attrezzature per agricoltura messe sul mercato a seguito dell’emanazione della stessa.
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