Si è svolta a Pesaro presso la Sede di Intesa San Paolo il 16 gennaio u.s. la conferenza per il lancio ufficiale del progetto “Sbullit Action”. Molte le presenze registrate sia di politici che di pubblico incuriositi dalla possibilità di scoprire le caratteristiche dell’applicazione e come poterla utilizzare. L’App, perché di app si parla, ha come obiettivo quello di combattere il bullismo e il cyberbullismo e potrà essere utilizzata dai ragazzi, ma anche dai docenti e dai genitori.
Molti gli interventi che si sono susseguiti durante la conferenza stampa del 16 gennaio u.s. di Fondazione Vento presso la Sede Intesa San Paolo a Pesaro per la presentazione ed il lancio ufficiale del progetto Sbullit Action.
Ad aprire il dibattito Mario Zamboni Presidente della Fondazione Vento, ideatore e promotore del progetto: “La storia del progetto è una storia lunga, ma abbastanza semplice. Noi da molti anni lavoravamo nel campo della disabilità, soprattutto con soggetti che avevano subito dei traumi. Da questa nostra esperienza è emerso che il problema non era solo risolvibile tramite una riabilitazione, ma che necessitava di una reale integrazione tramite un lavoro. Il lavoro risultava quindi essere la miglior terapia, anche perché lavorando i ragazzi potevano rendersi indipendenti. Da questa esperienza è emerso che il disabile è anche spesso vittima del bullo, perché lo vede diverso, si muove in modo diverso o semplicemente perché è realmente più debole. Abbiamo quindi iniziato a pensare cosa potevamo fare per migliorare questa situazione. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di analizzare il fenomeno del “bullismo”: è quindi emerso che l’80% dei bulli o dei bullizzati provengono da situazioni familiari particolari, in particolare le famiglie di separati. Partendo da una constatazione evidente: i ragazzi e le ragazze non ascoltano e non accettano consigli da nessuno (siano essi familiari o insegnanti). Sono però disposti a seguire le indicazioni date da persone che loro considerano un loro leader. Diventava quindi fondamentale trovare un leader con sani principi e in grado di creare un gruppo dal comportamento etico. Con questo punto di partenza abbiamo deciso di lavorare sulla creazione di gruppi con a capo leader che evidenziassero caratteristiche in grado di portare i ragazzi fuori da una situazione di difficoltà (sia bulli che bullizzati). E’ stata quindi creata l’App Sbullit Action che tra poco sarà disponibile nella realtà aumentata. L’App ha due obiettivi molto importanti: il primo è quello di educare i ragazzi all’uso dello smartphone e di dare un senso etico a quello che stanno facendo utilizzando il telefonino; il secondo è invece quello di dare un’autostima ai ragazzi e che li porti ad avere un rapporto con i loro coetanei più corretto. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo sviluppato una collaborazione di rete con alcune società che seguono lo sport, la musica e in poche parole tutte le cose che piacciono ai giovani. All’interno dell’App saranno infatti disponibili delle aree dove i ragazzi, sia che si conoscono ma anche che non si conoscono, possano confrontarsi sugli argomenti di loro interesse. Grazie allo stimolo, alle attività e alle opportunità che si vengono a creare utilizzando l'App siamo convinti che i ragazzi potranno avere una maggior autostima di sè stessi e un comportamento etico nei confronti dei loro coetanei.” – conclude il Presidente della Fondazione Vento.
Giulio Mancino, socio di Digital Ideators, agenzia che si è occupata della realizzazione della’App per smarthphone Sbullit Action, racconta: “L'applicazione Sbullit Action è lo strumento che abbiamo realizzato per dare una reale fattibilità al progetto esposto da Mario Zamboni. Un progetto di larga scala che vuole tramite l’App di fatto indirizzare i giovani ad un uso controllato e corretto del proprio cellulare. L’applicazione è scaricabile dai sistemi operativi più usati Android e Ios e non è una semplice applicazione ma un luogo virtuale ‘privilegiato’ e ‘protetto’ dove i ragazzi possono incontrarsi, integrarsi e mettersi alla prova in ‘modo sano’ fra loro giocando o singolarmente o a gruppi. Uno strumento per giocare in modo diverso ma anche utile, isolato rispetto al mondo attuale dei social, per ritrovarsi e conoscersi, per fare rete ma anche per segnalare casi di disagio o atti subiti dai bulli, a scuola e in qualunque altro ambito. All’interno infatti è inserita una sezione SOS Aiuto dove compaiono dei numeri utili per trovare assistenza, supporto o anche solo una voce amica. Per chiunque sia vittima di episodi di bullismo anche sui social, l'applicazione prevede quindi un reale contatto con un gruppo di psicologi o esperti della Fondazione Vento: a seguito della chiamata e del suo motivo, saranno poi i coordinatori della Fondazione, dopo una verifica, a segnalare il tutto alle forze dell'ordine. Da sottolineare che la segnalazione potrà essere passata anche in modo anonimo: questo è infatti possibile grazie al sistema operativo dell’App che è protetto e tutelato.”
Attualmente l’applicazione è attiva e utilizzata in fase di test presso un Istituto Scolastico del Pesarese ma l’obiettivo è ricevere quanto prima le indicazioni del Miur per poi contattare il Provveditorato e i singoli Istituti al fine di diffonderlo il più velocemente possibile inizialmente nell’area Pesaro-Fano-Urbino e per poi allargarsi prima a livello regionale e a seguire in tutta Italia.
Molte le collaborazioni che si stanno definendo sia con enti nazionali che con associazioni locali che hanno anche supportato la Fondazione Vento per la realizzazione dell'intero progetto. E’ stata tra l’altro costituita una associazione di rete alla quale prendono parte:
- Giulio Mancino, Andrea Sozzi e Lorenzo Forcellini, titolari della Digital Ideators.
La Digital Ideators è un’agenzia radicata nel pesarese ma operante in ambito nazionale e internazionale, sempre più affermata nello sviluppo software che conta al suo interno un team in grado di sviluppare siti web, app e sistemi gestionali con tutti i principali linguaggi di programmazione attualmente utilizzati.
- Escudo volley, che da anni si occupa dello sport giovanile coinvolgendo le scuole del territorio.
- Marche Music College, Creativity è uno spazio dell’App che serve a mettere in contatto i tantissimi ragazzi interessati alla musica, alla fotografia, al cinema, alla scrittura, ai fumetti, alla pittura, all’elaborazione.grafica.o.3D.
- Quando io Valgo tu Vali, progetto studiato da Erika Morri il cui obbiettivo è contribuire alla crescita dei ragazzi e delle ragazze lavorando sulle diverse sensibilità ed attitudini che vanno esprimendosi nel mondo sportivo ed artistico, creando un’occasione di confronto all’interno delle classi.
- Emanuele Villani, Developer che realizza giochi educativi tramite App. per smartphone.
Le idee che queste persone hanno avuto coinvolgono varie attività tra cui lo sport, la musica e la creatività in genere e mirano a mettere in contatto i ragazzi o le classi intere facendole lavorare a progetti condivisi, aumentando la loro autostima e ad assumere un comportamento etico nei confronti dei loro coetanei.
Molti i patrocini ricevuti fino ad oggi tra cui: Ministero della Difesa, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Università di Parma, Comitato Italiano Paralimpico, Coni, Gazzetta dello Sport, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Parma, Comune di Fano, Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna, Ombudsman delle Marche, Club 107 Frecce Tricolori.
Alla Conferenza sono intervenuti in ordine:
Apertura di Fabrizio Giua, referente della Provincia di Pesaro-Urbino di Intesa San Paolo per il mondo no profit e a seguire
· Mario Zamboni Presidente Fondazione Vento, ideatore e promotore del progetto
· Erika Morri fondatrice del progetto “Quanto io valg, tu vali”
· Andrea Evangelisti Delegato Provinciale Comitato Provinciale Italiano Paralimpico
· Samuele Garofoli Presidente Marche Music Collage
· Francesco Troiani Presidente Escudo Volley
· Giulio Mancino socio dell’agenzia Digital Ideators
Per ulteriori informazioni:
Digital PR a cura di Blu Wom Milano
www.bluwom-milano.com