Avvio di stagione difficile, ma buon morale per il portacolori del Centro Sportivo Esercito, complice un affaticamento alla schiena che ne ha rallentato la preparazione all’evento di Ruka. Prossimo obiettivo Davos, nel Cantone dei Grigioni.
Ruka, Finlandia – 01 Dic. 2019 • É stato un inizio di stagione difficile, quello di Francesco De Fabiani. Sbarcato in Finlandia a inizio novembre, il gressonaro non aveva avuto alcun problema nella preparazione, che anzi evidenziava un ottimo stato di forma.
La tre giorni di Ruka, tradizionale apertura della Coppa del Mondo, ha evidenziato uno stato di forma discreto ma certamente limitato da quei 5 giorni di stop di due settimane orsono a causa del problema alla schiena, ormai praticamente risolto.
Aspettando giorni migliori, Defast deve accontentarsi di applaudire i vari Klæbo, primo nella Sprint e nella Pursuit e Niskanen, primo nella 15 km in classico. Ma veniamo ai risultati: nella sprint in classico di apertura, De Fabiani dopo una buona qualifica ha chiuso 23°. Nella 15 Km in alternato ha pagato un calo nella seconda parte e ha chiuso 30°, mentre nell’inseguimento in pattinato ha faticato e concluso 32°, con il 43° tempo di giornata, senza ovviamente mai entrare in gara per le posizioni di vertice.
«É stato un avvio di stagione difficile – dice Francesco – purtroppo non ho ancora la forma dei giorni migliori, ma credo che sia anche normale dopo l’infortunio che è arrivato in un momento cruciale. Se analizziamo la Sprint, mi reputo soddisfatto perché ho passato senza problemi la qualifica e poi forse potevo passare anche i quarti, complice qualche errorino mio». Sulla distance in classico De Fabiani è realista: «In realtà speravo di entrare nei 15, invece sono arrivato lontano dai primi perché dopo metà gara avevo le gambe vuote e senza energia». L’ultima giornata non ha certo dato risposte positive: «Sicuramente non potevo sperare di ritrovare la forma nella Pursuit, è evidente che l’importante per me era chiudere la tre giorni soprattutto in salute, senza il mal di schiena, cosa che è avvenuta. Il dolore c’è ancora ma non mi ha limitato assolutamente in gara».
Se dal punto di vista dei risultati il bottino è magro, il gressonaro ha invece un ottimo morale: «Mi sento di dire che a livello fisico non sto per niente male, mi aspettavo di non essere brillante, così è stato, anche perché il problema attuale sono le gambe ad essere decisamente stanche. La condizione è in crescita e credo che con due settimane di allenamento riuscirò a colmare il gap e a ritornare ad essere competitivo per la gara di Coppa del Mondo di Davos, in Svizzera, dove lo scorso anno fui settimo nella 15 Km in skating».
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Ufficio Stampa di Francesco De Fabiani
Nicolò Caneparo, Nickland Media
Paolo Mei, PaoloMeiSpeaker
Fonte notizia
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