Rovaniemi, Finlandia – 13 Nov. 2019 • É arrivato al Nord da qualche giorno e Francesco De Fabiani incomincerà la nuova avventura internazionale dalla Finlandia, come da tradizione nell’ultimo week-end di novembre, con la gara di Ruka.
In una stagione, quella 2019/2020, ricca (forse anche troppo) di Coppe del Mondo, anche ravvicinate, DeFast aveva pianificato, d’accordo con la squadra nazionale, l’esordio nello scorso week-end con un test a Rovaniemi in Finlandia, per preparare l’avvicinamento al consueto appuntamento di apertura.
«Sono pronto per incominciare la stagione – tuona DeFast – e sino ad ora la preparazione è andata davvero bene, tra bicicletta (non troppa), camminate a piedi, sessioni sugli skiroll, gare di skiroll, sciate sul ghiacciaio, ora è tempo di trasformare le ore in velocità. Il periodo di carico vero e proprio lo abbiamo già effettuato».
Nello scorso fine settimana, Defast avrebbe dovuto partecipare a due gare a Rovaniemi, ma un problema alla schiena ha rivoluzionato i piani: «Abbiamo lavorato sulle spinte e giovedì scorso ho interrotto l’allenamento per un affaticamento alla schiena. D’accordo con lo staff della nazionale abbiamo deciso di riposare per 5 giorni per non compromettere la stagione».
Sabato 23 novembre è in programma un test con i russi in una 15 km in classico, ancora a Rovaniemi: «É molto importante soprattutto avere un riscontro positivo sulla mia salute – dice De Fabiani – prima ancora che sul risultato, visto che sono stato fermo alcuni giorni».
L’obiettivo stagionale, in un anno privo di mondiali e olimpiadi è chiaro: «Punto alla Top 5 della classifica di Coppa del Mondo. Parto cercando di fare bene dall’inizio, ci saranno 2 Tour, non solo quello della Val di Fiemme, ma anche uno in Scandinavia e in questi casi diventa importante portarli a termine per ottenere i punti di Coppa». A proposito di Tour de Ski, De Fabiani ha programmato anche alcuni allenamenti mirati per migliorare sul Cermis, il suo tallone d’Achille: «Al rientro dalla Finlandia, ai primi di dicembre ho in mente di svolgere qualche sessione specifica sulle piste da sci alpino vicino casa, per adattarmi alle pendenze e allo sforzo che come sapete non mi è congeniale».
La 50 km di Oslo rimane tra i sogni di Francesco: «Eh si, Oslo ce l’ho nel cuore e anche se in calendario arriverà dopo un periodo duro, mi piacerebbe essere protagonista».