Si rinnova l’appuntamento dei volontari romani dell’iniziativa mondiale di prevenzione Un Mondo Libero dalla Droga (Drug-Free World).
Ancora centinaia gli opuscoli sui veri danni a breve e lungo termine causati dagli stupefacenti, per salvare le generazioni future da questa piaga sociale.
Domenica 15 settembre mattina, la distribuzione settimanale dei volontari romani del programma Drug-Free World si e’ ripetuta alla fermata Cornelia della linea B della metropolitana.
Un opuscolo per ognuna delle droghe da strada piu’ diffuse. “La Verita’ sulle droga” e’ il titolo della serie di pubblicazioni consegnati nelle mani di ragazzi e adulti per educare e fornire ai giovani la conoscenza per decidere in modo consapevole di non gettare la loro vita futura nell’inferno di questa piaga dai costi sociali elevatissimi. Ma anche per fornire ai genitori uno strumento con cui mostrare ai propri figli la verita’ prima che cadano vittime delle bugie degli spacciatori. Le statistiche mostrano, infatti, che se un giovane supera i 21 anni senza far uso di stupefacenti, e’ molto poco probabile che ne assuma in seguito.
Gli opuscoli e altri materiali didattici, un documentario con le testimonianze dei sopravvissuti all’inferno della droga dall’omonimo titolo, video di pubblico servizio intitolati “Dicevano…Mentivano”, e un intero piano di lezioni per insegnati ed educatori, per poter parlare di droghe ai giovani in modo costruttivo e senza inutili strategie del terrore, sono pubblicati dalla Foundation for a Drug-Free World. Si tratta di uno tra i piu’ grandi programmi mondiali di prevenzione, orgogliosamente supportato dagli Scientologist e della Chiese di Scientology di tutto il mondo, ispirato dagli studi e scoperte del fondatore di Scientology, il filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard. A proposito della diffusione epidemica di droghe, al culmine dei suoi studi sul fenomeno, cosi’ commento’ suL ruolo che l’uso di droga gioca nella disgregazione del tessuto sociale: “La ricerca dimostra che le droghe sono l’elemento più distruttivo nella nostra cultura attuale”.