Coinvolgendo i volontari di Uniti per i Diritti Umani, ancora una volta l’associazione della Pro loco di Villasor si distingue per sensibilità e attenzione ai problemi sociali. Non è la prima volta che i dirigenti dell’associazione inseriscono i temi sociali nelle serate estive dei balli in piazza che da oltre un decennio organizzano nel paese. Un connubio di divertimento e impegno sociale che è ben accettato dai cittadini sorresi, curiosi e interessati a parlare delle problematiche che di volta in volta vengono proposte. Dalla prevenzione alle droghe alla diffusione dei trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ogni anno gli organizzatori non tralasciano di dare un contributo alla formazione di una nuova cultura sociale nel paese. Così nella serata di sabato 24 agosto, tra un valzer, una mazurca, i balli di gruppo e le piroette dei balli latino-americani, i volontari di Uniti per i Diritti Umani, con discrezione ma senza indugiare si sono inoltrati tra i tavolini, regalando a tutti i presenti centinaia di libretti “la storia dei Diritti Umani” e “Che cosa sono i Diritti Umani?”, intavolando interessanti dibattiti su un tema sempre più attuale e di interesse generale.
“La pro loco è una associazione culturale il cui scopo è quello di diffondere la cultura locale – ha dichiarato Renato Marongiu, presidente dell’associazione locale – i Diritti Umani fanno parte della cultura di Villasor, lo dimostra l’integrazione nella nostra comunità di centinaia di persone di etnie e culture diverse. Non potevamo non accettare la disponibilità dei volontari di Uniti per i Diritti Umani, che ringrazio personalmente”.
Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard in un suo celebre scritto dichiarava: “I diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico”, a vedere ciò che avviene a Villasor si potrebbe affermare che qui qualcosa si sta muovendo in quella direzione. Un esempio da imitare in altre realtà.