I recenti episodi che hanno tenuto banco sui media nelle ultime settimane non lasciano dubbi: il rispetto dei Diritti Umani non ha alternative. Episodi come quelli di Bibbiano, dove bambini innocenti sono usati per fare business distruggendo intere famiglie, denotano come l’ingordigia di certi faccendieri senza scrupoli prevale su qualsiasi senso etico.
L’uso a fini politici delle centinaia di profughi che stanno solcando il mare Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore, rischiando di non arrivare all’altra sponda, denota una totale insensibilità nei confronti di uomini, donne e bambini la cui unica colpa è quella di pretendere di vedere i propri diritti riconosciuti e rispettati.
Eppure la Dichiarazione Universale per i Diritti Umani lo scorso dicembre ha compiuto la veneranda età di 70 anni da che gli illuminati legislatori avevano intuito che solo con il riconoscimento di Diritti uguali e garantiti per tutti sarebbe stato possibile evitare altre stragi come quella appena conclusa della seconda guerra mondiale.
Nell’interpretare lo spirito per cui la Dichiarazione Universale è nata, i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology, incentivati dalle parole del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard al quale si ispirano, che li invitava a darsi da fare affinché “ i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”, nella settimana che sta volgendo al termine li hanno promossi a Cagliari nel centro degradato di piazza Carmine, dove la parola Diritto non è contemplata, e nel lungomare cagliaritano del Poetto dove hanno presentato e discusso i trenta articoli con decine di persone. Info: www.unitiperidirittiumani.it