La scena che si presenta davanti ai volontari nella serata di lunedì 29 luglio è di quelle che denunciano il degrado più totale: ragazzi ubriachi, extracomunitari che circolano senza meta, alcuni che litigano tra di loro per chissà quale motivo, altri in preda all’alcol, cercano di attraversare la strada, rischiando di finire sotto le macchine, il tutto senza neanche rendersene conto. Naturalmente i cittadini e i turisti evitano accuratamente di attraversare la piazza per la paura di confrontare questa situazione di degrado e di incontrare l’ubriaco di turno che chiede la monetina per approvvigionarsi della prossima bottiglia da scolare.
Solo i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology di Cagliari hanno avuto il coraggio di affrontare tossici e ubriachi per portare loro un messaggio che qualcosa si può fare per cambiare la situazione e migliorare la propria vita. Parlare di Diritti con queste persone è come parlare un’altra lingua. Non è possibile per loro neanche immaginare che esiste una Dichiarazione Universale che assicura i Diritti anche a loro in quanto Esseri Umani.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, sicuramente c’è molto lavoro da fare per raggiungere questa realtà. I volontari sono ben consapevoli di questo e costantemente sono impegnati per divulgare i trenta articoli e portare una speranza anche per le categorie più disagiate ed emarginate della società.