Sta per concludersi una settimana di grande impegno per i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology della Sardegna. Centinaia di libretti “Che cosa sono i Diritti Umani?” sono stati distribuiti nel centro di Cagliari e sul lungomare Poetto a turisti e bagnanti, nelle strade del centro di Olbia e Nuoro, i cittadini sorpresi per l’impegno costante e disinteressato, ringraziano i volontari perché mai nessuno nei loro quartieri aveva diffuso i valori contenuti nella Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite.
Se è vero, come scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard che “i Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” la prima cosa da fare per raggiungere questo obiettivo è farli conoscere in ogni realtà e a tutti.
Quando pensiamo ai Diritti Umani la mente va ai profughi dei barconi, ai morti nel mediterraneo, alle discriminazioni razziali o ai diritti negati alle popolazioni sottomesse dai dittatori prepotenti. Osservando ciò che ci circonda, non è necessario essere degli investigatori professionisti per cogliere che anche nel nostro ambiente esistono situazioni in cui i diritti sono rimasti una parola scritta e niente più. È anche vero che i diritti negati sono usati da tanti per giustificare a loro volta le malefatte.
Promuovere i trenta articoli contenuti nella Dichiarazione Universale significa lavorare nella direzione della creazione di una nuova civiltà dove tutti hanno gli stessi Diritti e tutti lavorano per il bene comune.