Sfidando le temperature africane previste per questi giorni i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology di Olbia, nel pomeriggio di mercoledì 24 luglio si apprestano a fare l’ennesima distribuzione di materiali contenenti i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Non è un caso se i legislatori del 1948, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, la più sanguinosa della storia, hanno definito UNIVERSALE questa Dichiarazione. Universale perché appartiene a tutti, indistintamente senza distinzioni di appartenenza a etnia, cultura, religione o colore della pelle. Universale perché appartiene a quell’unica razza che è quella Umana. C’è sempre bisogno di ricordare questo principio dal quale non si può prescindere se vogliamo creare una società libera, solidale e giusta.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. È vero che nascono dai sogni le grandi imprese e conquiste dell’uomo ed era il sogno di non vedere più guerre e miseria quello che aveva spinto Eleanor Roosevelt e gli altri illuminati legislatori a proporre a tutte le nazioni presenti allora nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ma è inaccettabile che a distanza di oltre 70 anni da quella storica data, i valori della Dichiarazione rimangano un sogno ancora tutto da realizzare.