Il bello della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è che la sua bandiera è la bandiera di ogni paese del mondo e che i suoi colori politici sono quelli di ogni persona che abbia a cuore la società stessa. L'atteggiamento di chi li rispetta è quello di chi non considera le persone con un punto di vista preconfezionato, ma le vuole conoscere e sperimentare.
Cagliari è una città in cui questi ingredienti in molti casi non mancano ma dove “vivi e lascia vivere” troppo spesso sconfina nell'ignorare che, poiché ci sono persone che non vivono la serentià che ognuno dovrebbe avere, finiscono per lasciare che il tempo corroda le giornate e le vite di troppi i cui diritti sono calpestati, ignorati, o che semplicemente non godono di parità di trattamento. Non conta se si tratta di immigrati o sardi, se le persone siano di un credo o un altro, alla gente tutto questo non importa veramente, importa solamente che tutti possano essere trattati con dignità e soprattutto che la stessa dignità sia concessa vicendevolmente.
I volontari locali di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology, per incentivare coloro che per natura hanno rispetto degli altri e allo stesso tempo contribuire al miglioramento culturale di quelli che si fermano alle apparenze e alle dicerie di chi vuole far pensare che l'ambiente sia pericoloso, distribuiranno per le vie del centro, nella serata di lunedì 22 luglio, centinaia di libretti informativi all'interno dei quali questo favoloso documento dell'ONU viene spiegato in ognuno dei suoi 30 articoli.
Quando il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard disse che “I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico”, il mondo ancora non viveva l'era tecnologica che sta sperimentando. Lo disse ad un mondo ancora poco informato e dove le telecomunocazioni non avevano certo la velocità di oggi. Le persone non hanno colto veramente il messaggio che porta con se la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e nell'era della tecnologia ancora ci si ritrova a sdegnarsi perché dei folli, con delle scariche elettriche violano l'innocenza dei bambini per lucrare strappandoli dalle braccia dei genitori. Se si vuole dire “basta” a questo genere di barbarie, se si vuole veramente fare in modo che i nostri giovani possano farci ri-sperimentare la floridezza di una rinascita culturale, dobbiamo essere tutti a conoscenza dei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.