Nel corso Vittorio Emanuele a Cagliari ormai vige la legge di chi urla di più, di chi riesce a distruggere più fioriere, di chi riesce a farsi notare per gli schiamazzi notturni. Gli abitanti del quartiere si lamentano di una situazione che è diventata insostenibile. Il quartiere “bene” di Cagliari dove le famiglie potevano sedersi tranquillamente nei bei locali tipici che si affacciavano sulla strada, oggi sono costretti a chiudere le persiane e a barricarsi in casa nel timore che pochi scalmanati in preda all’alcol e alle droghe, mettano sotto sopra le loro case.
I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology non hanno avuto difficoltà a trovare alleati tra i commercianti del quartiere, quando nella serata di lunedì 15 luglio si sono presentati con i libretti “la verità sull’alcol e la cocaina”.
“Una azione di prevenzione all’alcol e alla cocaina? Siete i benvenuti! - erano le esclamazioni degli esercenti – non se ne può più di questa situazione!”
“Le droghe sono l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” , scriveva il filosofo L. Ron Hubbard, difficile dargli torto alla luce delle denunce dei cittadini del Corso Vittorio a Cagliari, solo la determinazione dei volontari e la volontà di cambiare le cose dei cittadini e degli esercenti potrà far cambiare una cultura imperniata sullo sballo obbligatorio.