Il senso di responsabilità guida ancora una volta i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla droga e della Chiesa di Scientology a tornare a Sestu. Il paese che negli anni 70/80 ha avuto un numero di vittime di overdose da eroina, tra i più alti della Sardegna, ancora oggi è una località che dove il consumo è altissimo e ll spaccio sono molto molto fiorente. Viene da chiedersi: come mai nonostante i drammi trascorsi, la lezione non è ancora stata imparata? Sicuramente i ragazzini di oggi non avendo vissuto quei tempi non sanno che uno zio o un parente o l’amico del papà hanno perso la vita a causa della droga, sicuramente sono convinti che a loro mai succederà una cosa del genere perché fanno “solo” uso dello spinello e sono convinti di poter smettere quando vogliono. Non sanno che anche lo zio, l’amico del papà o il parente che non hanno conosciuto, hanno iniziato con lo spinello e oggi non ci sono più.
Va divulgato il messaggio che la droga non è uno scherzo e va combattuta senza tentennamenti la cultura dello sballo che sta prendendo piede tra i giovani, secondo i quali non ci si diverte se non ci si sballa. E i volontari lo hanno fatto anche nella serata di lunedì 8 luglio, distribuendo centinaia di opuscoli informativi sugli effetti dell’alcol e dell’eroina nei negozi di via Gorizia e strade limitrofe a Sestu, perché non possiamo permettere ai criminali di ripetere ciò che negli anni 70/80 hanno vissuto i loro concittadini.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” così scriveva il filosofo L. Ron Hubbard proprio in quegli anni, negare ai ragazzi queste gioie che la vita riserva è un crimine, i volontari sono sempre in prima fila per diffondere il messaggio della vita in contrapposizione a quello dello sballo.