La prima risposta dei commercianti della zona del porto di Porto Torres è stata di sorpresa: “una campagna di prevenzione alle droghe? – ha risposto un commerciante - Che mi ricordi non è mai stata fatta! Credevo si trattasse di promozione e sarei stato assolutamente contrario. Di quelle purtroppo se ne fanno anche troppe!” Un altro esercente alla richiesta dei volontari se era disponibile a mettere nel suo bancone i libretti “la verità sulla cocaina”, con tono entusiasta risponde: certamente che li mettiamo e me ne dia qualcuno in più perché lo voglio leggere anche io! Fossero stati a favore delle droghe li avrei bruciati”. Di questo genere di affermazioni i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology ne hanno sentite diverse, nella serata di martedì 9 luglio, mentre per la prima volta facevano la campagna di prevenzione a Porto Torres. Segno che la gente non ne può più di subire la martellante promozione di chi vorrebbe far passare l’idea che la liberalizzazione sarebbe la soluzione ottimale del problema droga. Quasi a voler dire: arrangiatevi, nessuno vi obbliga ad assumere droghe, la vita è la vostra e fattene quello che volete…. Ma dove andremmo a finire? Non ci pare dovrebbe essere il compito delle istituzioni che invece dovrebbero proteggere le nuove generazioni da questo attacco infame! Quale messaggio passerebbe più facilmente tra i giovani? Quello degli spacciatori che ti presentano la vita con la droga come la meta a cui aspirare, o quello di affrontare le difficoltà della vita con responsabilità e con la giusta consapevolezza perché, come scriveva il filosofo L. Ron Hubbard: “le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”?
NO! Per i volontari non ci sono compromessi e la vita libera dalla droga è il messaggio che va promosso senza riserve tra i giovani e lo faranno finchè l’ultimo dei pusher criminali non potrà vedere la luce del sole dietro le sbarre. Info: www.noalladroga.it