Sarà difficile per M.R. dimenticare quella sera della festa di compleanno del suo amico. Mezzo bicchiere di cocktail di vodka e chissà cos’altro, lo ha mandato dritto al pronto soccorso in coma etilico. È il racconto della mamma che alla vista degli opuscoli informativi sulle conseguenze causate dall’alcol, distribuiti dai volontari nel suo negozio nella serata di lunedì 1 luglio, ha rivissuto quelle ore drammatiche di qualche anno fa del suo ragazzo, in quei tempi non ancora maggiorenne. “E’ stata una esperienza che mio figlio ha vissuto in maniera traumatica - ha dichiarato la mamma di M.R.- da allora ha eliminato le amicizie che tendono ad esagerare nel bere e nel fare uso di sostanze stupefacenti e quel giorno è stato l’ultimo in cui ha bevuto alcolici”.
I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology, da anni impegnati nella divulgazione di informazioni corrette sulle conseguenze delle droghe, sono convinti che non debba succedere l’irreparabile per decidere di stare lontani da certe amicizie e dalle sostanze stupefacenti e alcol. È necessario confutare senza mezzi termini l’idea che ci si diverte solo attraverso con lo sballo.
Questa testimonianza è una prova del fatto che una serata sbagliata può costare molto cara e cambiare la vita di una persona e della sua famiglia e rafforza, qual’ora ce ne fosse la necessità, le parole che il filosofo L. Ron Hubbard scrisse: “le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”.