Sono trascorsi oltre 70 anni dal 10 dicembre 1948, quando all’unanimità tutti i rappresentanti degli stati allora aderenti alle Nazioni Unite, hanno promulgato la Dichiarazione Universale dei DIRITTI UMANI, il documento che avrebbe dovuto mettere pace e giustizia nel mondo. Si era all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, che aveva lasciato sul campo oltre 50 milioni di morti, decine di milioni di feriti e intere nazioni istrutte da una guerra miope e insensata. Con i 30 articoli contenuti nella Dichiarazione, i saggi legislatori di allora, guidati da Eleanor Roosvelt, avevano indicato la strada affinché nessuna guerra più fosse possibile e nessun Essere Umano avesse a soffrire di ingiustizie e di soppressioni. Ma la storia ci mette davanti una realtà completamente diversa: sono oltre 70 gli stati in cui oggi si svolgono conflitti, coinvolgendo centinaia di milizie in armi tra loro, mietendo migliaia di vittime, per la maggior parte donne, vecchi e bambini. Dall’Europa, all’Africa, all’Asia e alle Americhe, nessun continente si salva da questa carneficina. Milioni di persone sono costrette a fuggire dai loro paesi a causa dei conflitti e della povertà che le guerre portano sempre con sé. Eppure quasi tutti gli stati del mondo dichiarano nella loro costituzione di negare la guerra come soluzione dei conflitti.
Qualcosa non va in questo pianeta se ancora esistono gli stessi problemi di quando la Dichiarazione fu scritta proprio per evitarli. Ciò che non va è che i trenta articoli sono ancora sconosciuti dalla maggior parte delle persone, e che gli stessi stati aderenti alle Nazioni Unite non fanno abbastanza per promuoverli e farli rispettare.
Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard invitava a darsi da fare affinchè “i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”. I volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology della Sardegna, sono costantemente impegnati affinchè questo avvenga e anche questa settimana nelle strade di Cagliari e della municipalità di Pirri nella giornata di lunedì 10 giugno hanno distribuito centinaia di libretti contenenti i trenta articoli ad altrettanti cittadini, parlando con loro e invitandoli a far si che i Diritti Umani siano resi una realtà nei nostri quartieri e nelle nostre case in attesa che lo siano tra gli stati.