Da una parte l’imponente edificio del vecchio carcere di Buoncammino, progettato alla fine del secolo XIX°, dal quale in 120 anni nessuno è mai riuscito ad evadere e definita “un inferno” dagli stessi agenti di polizia penitenziaria, dall’altra la passeggiata alberata sul colle San Lorenzo che si affaccia sull’anfiteatro Romano e il meraviglioso panorama dal quale si possono ammirare il golfo e il porto di Cagliari, le torri pisane e le case colorate del centro storico.
È in questo scenario che i volontari di Uniti per i Diritti Umani hanno distribuito a centinaia di cittadini, il libretto “che cosa sono i Diritti Umani?” contenente i trenta articoli della Dichiarazione Universale promulgata dalle Nazioni Unite nel dicembre del 1948.
I Diritti Umani, quelli che dentro quelle mura sono stati calpestati e negati alle migliaia di detenuti che entravano ad espiare la pena cui erano stati condannati, in condizioni disumane, nonostante la nostra Costituzione parli di carceri a misura di uomo e di pene tese a recuperare l’essere umano.
Durante la distribuzione i volontari hanno incontrato un gruppo di studenti di un liceo cittadino che hanno denunciato come l’argomento sia completamente escluso dai programmi scolastici e della necessità che siano inseriti nelle iniziative didattiche, “perché la maggior parte di noi giovani non siamo informati dell’esistenza e dei contenuti della Carta”.
Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard scriveva che “I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico”, l’informazione attraverso la divulgazione della Dichiarazione Universale è il punto di partenza perché questa realtà si realizzi e, in una società sempre più centrata sui consumi e sempre meno attenta alle necessità di chi ci sta più o meno vicino, possa crescere il seme della solidarietà e della giustizia che solo i Diritti Umani potranno garantire.