In un momento storico come quello che stiamo vivendo, per i volontari di Uniti per i Diritti Umani impegnati nella divulgazione capillare della Dichiarazione Universale, non è difficile imbattersi in persone restie ad accettare l’idea che esistano dei diritti da riconoscere a tutti. “Prima di tutto i miei problemi poi penso a quelli degli altri” è il pensiero di molte persone, completamente avvolte dai propri problemi quotidiani che la crisi tende ad ampliare e a far si che non si vedano quelli degli altri. Divulgare i Diritti Umani, quindi, diventa un’attività controcorrente che spesso viene, se non osteggiata, vista con il punto di vista: “non mi interessano, a me chi ci pensa?”
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” diceva in un suo celebre scritto il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, e questa realtà va coltivata giorno per giorno creando accettazione e condivisione in ogni azione che facciamo nei confronti di noi stessi, perché anche noi abbiamo dei diritti che dobbiamo concerderci, e degli altri.
I recenti drammatici episodi dello Sri Lanka dimostrano quanto lavoro ci sia ancora da fare affinché questo si avveri e quanto l’accettazione dell’altro, con le sue peculiarità, cultura, etnia, credo religioso, condizione sociale o pensiero politico, sia lontana dall’essere raggiunta.
Indispensabile il lavoro dei volontari di Uniti per i Diritti Umani in collaborazione con la Chiesa di Scientology dediti alla divulgazione dei trenta articoli della Dichiarazione Universale, lavoro che proseguirà nei prossimi giorni nelle strade di Cagliari, approfittando delle decine di migliaia di turisti e visitatori che invaderanno la città il 1° maggio, in occasione della Sagra di Sant’Efisio, la festa popolare più nota e importante della Sardegna.
Info: www.unitiperidirittiumani.it