Non sempre è facile parlare di DIRITTI UMANI con persone non abituate a vedere rispettati i propri diritti e, come giustificazione di questo, ancor meno abituate a rispettare i diritti degli altri. Al regalo dei volontari del libretto “La storia dei Diritti Umani” la risposta di molti residenti è stata: “diritti umani? Perché esistono ancora i diritti umani? Non mi interessa!” E’ successo ai volontari di Uniti per i Diritti Umani durante la distribuzione dei libretti nel popolare quartiere di Cagliari di San Michele, effettuata in collaborazione con quelli della Chiesa di Scientology, nella serata di martedì 23 aprile. Difficile rispondere in qualche modo ad una domanda così diretta a persone con hanno chiari negli occhi i segni della sofferenza e della rassegnazione. Parlare di Diritti Umani per molti di loro è come toccare un tasto dolente, come scavare in una situazione che preferiscono evitare, quasi che quella vita per loro fosse l’unica possibile.
Portare il messaggio dei Diritti Umani per i volontari significa portare speranza e voglia di riscatto in tante altre persone che hanno voglia di emergere e uscire da una situazione che essi stessi non accettano e vogliono cambiare. Ci si accorge così che nello stesso quartiere convivono persone per le quali i Diritti Umani sono presenti costantemente nella vita quotidiana e nei comportamenti con le persone con le quali convivono tutti i giorni. Parlando con loro si percepisce come i Diritti non sono qualcosa che scende dall’alto e che si pretende che gli altri ti concedano, ma che partono innanzi tutto da noi e dai nostri atteggiamenti nei confronti degli altri, creando così le condizioni ideali affinchè i trenta articoli contenuti nella Dichiarazione Universale siano parte della nostra vita e della società. Due messaggi e punti di vista molto diversi che mettono in risalto la necessità che “i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico” come scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Una realtà che parte da ciascuno di noi prima ancora di pretenderla dagli altri. Info: www.unitiperidirittiumani.it