Ancora centinaia di libretti con “la verità sulla droga” distribuiti nella giornata di venerdì 19 aprile, nel quartiere Biscollai a Nuoro, dai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology della Sardegna. Ancora centinaia di cittadini nuoresi hanno potuto ricevere informazioni corrette attraverso la testimonianza diretta di chi la droga l’ha vissuta sulla propria pelle e, dopo aver toccato il fondo, ha avuto il coraggio di guardarla in faccia e oggi può dire di aver vinto la battaglia della sua vita, grazie alla forza di volontà e all’aiuto di chi gli è stato vicino. Ci vuole coraggio per passare attraverso l’esperienza della droga.
“La droga priva la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, quando, alla ricerca di soluzioni alla tossicodipendenza, metteva a punto il modo per uscirne senza l’uso di altre droghe e ricuperare così l’Essere Umano che si è degradato con l’uso delle droghe. Ma come possiamo osservare, questa esperienza non priva delle gioie solo chi la consuma ma incide profondamente la vita anche dei famigliari e degli affetti più cari. Chi ha avuto modo di conoscere situazioni legate al mondo della droga sa bene quante famiglie e amicizie siano state distrutte da questa esperienza. I volontari, da anni impegnati nel lavoro di prevenzione portano il messaggio di vivere liberi dalla droga sul campo a contatto con i cittadini e spesso con gli stessi consumatori, coinvolgendo associazioni di volontariato, Amministrazioni Comunali e commercianti in tutte le città, perché un problema sociale di così vasta portata non potrà essere risolto con la semplice soppressione, peraltro assolutamente necessaria, ma con una azione sinergica di prevenzione per arrivare ai giovani prima degli spacciatori. Info: www.noalladroga.it
E' partita anche nel quartiere nuorese di Biscollai, la campagna di prevenzione all'abuso di alcol e droghe dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga.