La necessità di divulgare i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è sempre più sentita nella società. In verità ciò che traspare dal confronto tra le persone contattate dai volontari di Uniti per i Diritti Umani è la paura che il riconoscimento dei Diritti a tutti, possa in qualche modo ledere i nostri Diritti. Quasi che la condivisione dei miei Diritti comporti la rinuncia a qualcosa di acquisito con tanta fatica a cui non si vuole rinunciare. Un punto di vista che non ha motivo di esistere, dato che i diritti non sono qualcosa di economico o di materiale, ma qualcosa che spetta semplicemente perché apparteniamo TUTTI alla stessa categoria degli ESSERI UMANI.
D'altronde, chi vorrebbe che non gli si riconoscesse il diritto alla vita, a non essere discriminati, ad essere liberi e non schiavi, ad essere considerati uguali davanti alla legge e ad avere il diritto a un giusto processo? Come nessuno vorrebbe avere negati il diritto a potersi curare e a creare una propria famiglia e possedere una casa e cibo, il diritto alla libertà di pensiero, di espressione e di culto, allo svago e ad avere la possibilità di scegliere il governo in modo democratico. Diritti inalienabili che spettano a tutti e il fatto di concederli agli altri non possono che creare le basi per una società più giusta e solidale.
Solo la conoscenza dei valori della Dichiarazione Universale potrà far si che ognuno di noi faccia ciò che è nelle sue possibilità perché questi valori si realizzino e, come auspicava il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard farli “diventare una realtà e non un sogno idealistico”. Per ottenere realizzato questo sogno cui aspirano miliardi di persone in tutti i continenti, i volontari di Uniti per i Diritti Umani in collaborazione con quelli della Chiesa di Sciientology anche nella settimana di Pasqua promuoveranno nelle strade di Cagliari i libretti contenenti la storia e i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani promulgati nel 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, divulgando così il messaggio del rispetto e dell’aiuto reciproco che unisce culture e razze diverse. Un messaggio che non si discosta da quello che vuole essere la Pasqua Cristiana che si festeggia in questi giorni. Info: www.unitiperidirittiumani.it