“L’uomo è di valore nella misura in cui può essere di aiuto agli altri” sono parole assolutamente condivisibili del filosofo e umanitario L. Ron hubbard. E quale aiuto migliore per l’umanità della divulgazione dei valori contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani? È ciò che da anni stanno facendo i volontari di Uniti per i Diritti Umani nelle strade di Cagliari e hanno ripetuto nella serata di lunedì 1 aprile, convinti che non si possa rispettare e far rispettare qualcosa che non si conosce. E, purtroppo, i trenta articoli contenuti nella Carta, in buona parte, sono sconosciuti da un gran numero di persone.
Il loro rispetto passa attraverso le normali azioni quotidiane di ciascuno di noi, nelle attenzioni che mettiamo nei rapporti tra le persone, nell’accettare che l’altro ha gli stessi nostri diritti e di conseguenza evitando le prevaricazioni tanto frequenti nei rapporti interpersonali. Piccole cose che creerebbero un ambiente più giusto, vivibile e sereno per tutti. Piccole azioni che, diffondendosi a macchia d’olio, farebbero cambiare anche le grandi cose, perché i volontari di Uniti per i Diritti Umani sono convinti che la società si cambia dal basso e non aspettando e criticando chi comanda o giustificando le nostre malefatte con le malefatte degli altri: lo fanno loro, lo faccio anch’io…
Non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facessero a te, è una regola aurea che da sola basterebbe per far si che i diritti umani fossero “resi una realtà e non un sogno idealistico” come auspicava L. Ron Hubbard.