Non capita di rado sentir parlare sul problema droga in termini confusi. Per molti il bersagli da colpire è il consumatore tossicodipendente, anello debole della catena, e non lo spacciatore, il criminale che crea il suo business sulla pelle dei consumatori. “Chi glielo ha fatto fare a drogarsi?” E’ il punto di vista di tanti che guardano dall’esterno al problema. Purtroppo è lo stesso punto di vista dei pusher che vedono il loro come un normale “lavoro” commerciale, quasi stessero vendendo magliette e jeans: “io gli propongo la merce, sono loro a decidere di prenderla” è quanto rispondono ai volontari, quando con coraggio (o incoscienza?) gli chiediamo: “ti rendi conto di cosa causi vendendo questa porcheria?” Per gli spacciatori la vita di un ragazzo vale quanto il prezzo di una dose che potrebbe essere fatale per chi la consuma.
Per i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology è una realtà che rischia la “normalità” tanto è frequente. Fortunatamente non tutti la pensano in questo modo e in tanti si schierano con loro a fronteggiare il declino etico che si sta diffondendo nella società. Commercianti, dirigenti scolastici e insegnanti, Amministratori pubblici e semplici cittadini si espongono e sono in prima fila in tutta la Sardegna a combattere una guerra di civiltà. Così anche questa settimana i volontari, spinti dalle parole del filosofo L. Ron Hubbard, che individuava le droghe come “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”, non risparmieranno le loro energie diffondendo il messaggio di vivere liberi dalla droga a Cagliari, Sassari, Olbia, Nuoro, Siamaggiore (Or), Selargius e Assemini.
Info: www.noalladroga.it