I volontari oristanesi non perdono il ritmo e anche questa settimana ci sarà un nuovo centro della provincia dove “la verità sulla droga” non sarà più un mistero. Partirà da giovedì 28 marzo anche a Solarussa, l’azione di prevenzione iniziata nella provincia nello scorso autunno, quando gran parte dei negozi del centro di Oristano sono stati più volte riforniti dei libretti con le corrette informazioni sulle conseguenze causate dall’uso di droghe. Purtroppo i ragazzi sono facilmente raggiungibili dalle bugie degli spacciatori, che illustrano il lato ludico ed estraniante dai problemi quotidiani che le droghe fanno, ben sapendo che una volta provata, la droga non ti lascia più così facilmente come loro fanno credere. “Una volta non fa niente”, “ti sentirai rilassato”, “ne potrai fare uso e uscirne quando vuoi”, “è naturale, un’erba non può farti del male”….. sono questi gli argomenti che fanno presa sui ragazzi e che stanno convincendo tantissimi adolescenti ad entrare in un tunnel molto pericoloso.
I centri come Solarussa, Zeddiani, San Vero Milis, Tramazza, e tanti altri piccoli e apparentemente “tranquilli” centri della provincia di Oristano, non fanno eccezione. Anche lì le droghe più o meno leggere, stanno entrando nella società, per la mancanza di strutture di ritrovo e di aggregazione che porta i ragazzi a riunirsi nell’unico posto disponibile: il bar.
I volontari, spinti dalle parole del filosofo L. Ron Hubbard che a ragione considerava le droghe come “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”, consapevoli che la situazione sta sfuggendo di mano alle autorità e agli addetti ai lavori, hanno deciso di occuparsi dei piccoli centri periferici e, oltre alla distribuzione dei libretti informativi, stanno contattando amministratori pubblici e dirigenti scolastici, per lavorare in sinergia e contrastare la cultura dello sballo che sta dilagando tra i giovani.