Nuovo duro colpo dell’Austria nei confronti dell’autotrasporto italiano. La politica del “dosaggio” dei Tir alla frontiera con la Germania non solo continua ma viene ulteriormente rafforzata. Il Land del Tirolo ha deciso, infatti, di prorogare il contingentamento anche nel secondo semestre 2019, portando i giorni a 32 rispetto ai 27 della seconda parte del 2018.
Una decisione che Conftransporto-Confcommercio interpreta come una chiara volontà di penalizzare i camionisti italiani, e per questo invoca a gran voce un intervento urgente del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Toninelli. Già lo scorso mese il titolare del MIT aveva inviato una lettera al Commissario Europeo ai Trasporti – Violeta Bulc – nella quale si ribadiva la contrarietà dell’Italia nei confronti delle misure restrittive per il nostro trasporto su gomma, sottolineando l’importanza di far rinunciare le autorità austriache ad adottare questo tipo di provvedimento.
Un’iniziativa molto apprezzata dalle associazioni di categoria, ma che non può essere più ritenuta sufficiente alla luce di questa nuova decisione. Perché, oltre a rappresentare uno sfregio per gli autotrasportatori italiani, rischia di creare situazioni di disagio come quella dello scorso anno, quando alla frontiera con la Germania si formò una fila di Tir lunga 20 Km in attesa di rientrare in Italia.
Ma ad avercela contro i nostri camionisti non è solo l’Austria, perché ci si è messa anche la nostra vicina Svizzera. Esattamente nel Canton Ticino, l’associazione degli autotrasportatori – Astag Ticino – ha lanciato un allarme sicurezza gettando ombre e dubbi sull’affidabilità dei 1800 veicoli industriali stranieri che transitano nel Paese elvetico. Anche in questo caso il riferimento ai camionisti italiani pare non sia non proprio casuale…..
Fonte notizia
www.autotrasportiprocacci.it