Anche questa settimana non lesineranno il loro impegno, da Cagliari a Sassari, Olbia e Nuoro, Quartu Sant’Elena e Assemini, San Vero Milis e Monserrato, nel divulgare il messaggio che la vita non sarà una Vita degna di essere vissuta, se si è schiavi della droga. Ancora migliaia di libretti con la verità sulla droga nelle mani di altrettante persone alla ricerca di informazioni corrette che confutino le bugie degli spacciatori.
I recenti episodi di ricoveri di oltre 50 ragazzini in coma etilico, per la maggior parte adolescenti, avvenuti in occasione del carnevale, stanno a dimostrare che il problema alcol e droga è tutt’altro che sotto controllo. Il fatto che gli stessi episodi si siano verificati in diverse località e in tutte le provincie della Sardegna preoccupa ancora di più perché significa che il problema è generalizzato e fuori controllo di genitori, insegnanti e forze dell’ordine.
Le preoccupate parole del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard che indicava le droghe come “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale” sono lì a dimostrare come dagli anni ‘70 i problemi sono ancora sempre più gravi, perché una cultura permissiva in nome di una “libertà” effimera e illusoria sta inculcando nelle giovani generazioni che senza lo sballo non ci si diverte e sei un diverso ed escluso.
I volontari sono sempre in prima fila per difendere i diritti di chi vuole vivere una vita libera dalla droga e si battono tutti i giorni per arrivare ai ragazzi con la cultura della Libertà dalla droga prima che ci arrivino gli spacciatori con la loro cultura della schiavitù dalla droga.
Info: www.noalladroga.it