Dopo le recentissime elezioni in cui i nuovi rappresentanti sono stati scelti, resta il dubbio relativamente a chi veramente si occuperà dei diritti delle persone, così come di chi si occuperà di fare in modo che le persone sappiano anche quali siano i loro doveri. Al momento, chi continua incessantemente a prendersi l’onere di fare in modo che ciò avvenga, sono i volontari e, in Sardegna, il gruppo Uniti per i Diritti Umani assieme ai volontari della Chiesa di Scientology, stanno continuando a garantire ai sardi la possibilità di conoscere i Diritti Umani, così come continuano a tenere viva l’intenzione di farli applicare.
Le recenti proteste dei pastori, unite a quelle del passato di lavoratori di altre categorie, mettono in luce il fatto che non tutti i diritti sono veramente rispettati e che non tutte le persone possono godere degli stessi privilegi. Il motivo principale risiede nella lacuna di conoscenza di ciò che è dovuto e di ciò che è un diritto e non c’è miglior strumento che consenta di avere questa comprensione se non la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
“I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Per questo motivo a Cagliari e Olbia, anche nella prima settimana di marzo avverranno distribuzioni di libretti informativi all’interno dei quali i 30 articoli di questo fantastico documento, vengono spiegati in modo tale che persone con qualsiasi livello di istruzione possano avere comprensione di questo documento.
Certo è che il lavoro da fare è tanto, così come la disponibilità delle persone a farsi da portavoce non sempre esiste. Ma è altrettanto certo che nel divulgare la conoscenza di questo codice, possiamo sperare nel fatto che il buon senso emerga e che le persone possano vedere rispettati i propri diritti.