Volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology ancora assieme per far conoscere i 30 articoli della dichiarazione universale agli abitanti del quartiere di San Michele a Cagliari. Senza puntare il dito contro nessuno, i volontari hanno distribuito centinaia di libretti informativi su questo documento delle Nazioni Unite, per far riflettere i cittadini sulla necessità di una presa di posizione in relazione alla moralità e alla civiltà.
Trovarsi in un quartiere popolare, dove gli abusi sono all’ordine del giorno, sia per quanto riguarda piccoli atti di violenza, sia considerando quanto talvolta questo tipo di quartieri venga considerato ai margini, sembra essere una discriminante per poter richiedere e ottenere il rispetto dei propri diritti.
Impreparati perché la vita ha insegnato a doversi concentrare da subito sul guadagnare un pezzo di pane piuttosto che dedicarsi ad una crescita culturale, spesso gli abitanti dei quartieri meno abbienti si ritrovano ad essere considerati come ultimi. “I diritti umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard in suo celebre scritto. Questi diritti sono per tutti e di tutti ed è dovere di ogni persona fare in modo che vengano rispettati.
Incontrando i cittadini, nella serata di lunedì 25 febbraio, i volontari hanno riscontrato una situazione in cui i diritti sono richiesti ma sconosciuti, c’è la bontà di voler rispettare il prossimo ma non c’è un’idea di quali siano i veri diritti e valori che dovrebbero precedere la capacità di rispettare e per questo, con la consegna di materiale informativo, hanno ottenuto l’accordo che non solo verranno lette le copie distribuite, ma ci sarà impegno affinché il rispetto di questi 30 articoli sia come una molla per creare una comunità migliore.